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La crisi

Il futuro di Flex verso la Romania, a rischio quasi 300 posti di lavoro

L'indiscrezione è stata fatta trapelare dai sindacati che citano "fonti governative" ed un incontro avuto dai vertici aziendali e il ministero dello Sviluppo Economico. Domani alle 9 prevista un'assemblea in sciopero

Alla Flex quasi trecento persone rischierebbero il posto di lavoro scatenando "una tra le crisi più gravi del nostro territorio negli ultimi vent'anni". L'indiscrezione - sotto forma di denuncia - arriva da una nota intersindacale firmata da Fim, Fiom e Uil e diffusa nel pomeriggio di oggi 12 maggio. Secondo le sigle, che citano dettagli trapelati "attraverso fonti governative", la decisione sarebbe emersa nella giornata di oggi in occasione di "un incontro tecnico tra la direzione di Flex, il ministero dello Sviluppo Economico e le istituzioni locali". Flex, così la nota, "avrebbe annunciato circa 200 esuberi diretti e 80 interinali". 

I sindacati, come già manifestato nelle diverse crisi che hanno coinvolto l'azienda nel recente passato, si oppongono "in maniera risoluta contro qualsiasi esubero". Allo stesso modo, i sindacati "chiedono l'immediata convocazione del tavolo ministeriale e il supporto di tutte le istituzioni". Stando a quanto si apprende, alle 9 di domani 13 maggio i sindacati hanno indetto un'assemblea generale in sciopero. Sul futuro della fabbrica peserebbe anche la decisione di delocalizzare, per ragioni economico-finanziarie, in Romania. 

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