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La reunion

Galliani chiama e le glorie del Monza rispondono, tra loro anche il triestino Mitri

Nei giorni scorsi a Monza è andata in scena una cena ricordo che ha visto come protagonisti i calciatori che hanno vestito la maglia della società brianzola tra il 1975 e il 1986. Tra i tanti invitati anche l'ex calciatore, oggi autore ed attore, Andrea Mitri. "Con Galliani devo dire di non avere le stesse idee politiche, ma dal punto di vista sportivo e manageriale è sempre stata una persona di una correttezza e disponibilità meravigliosa"

TRIESTE - Lunedì 29 gennaio si è tenuta una cena ricca di storia ed emozioni presso lo stadio del Monza e tra i presenti si è visto anche l’ex calciatore triestino, oggi autore e attore, Andrea Mitri. Una serata con aneddoti divertenti e ricordi che hanno strappato un sorriso alle glorie della società, oggi presieduta da Adriano Galliani, attive tra il 1975 e 1986. Mitri vive a Firenze, ma è cresciuto nel capoluogo giuliano, dove ha iniziato a tirare i primi calci a quel pallone che l'ha portato molto lontano, pur non dimenticando mai le sue origini.  

La cena

“Sono stato molto contento nel ritrovare quasi tutti i miei compagni di squadra - così Mitri -, eravamo il gruppo più numeroso, quello dell’82 ed ’83. Alla serata hanno partecipato tanti giocatori con cui ho anche indossato la maglia alabardata, persone che ho visto sporadicamente, forse una o due volte durante questi ultimi 40 anni. Qualcuno che non ho riconosciuto e invece qualcun altro che non ha riconosciuto me. È stata una serata molto bella, in cui dei veri campioni raccontavano le loro storie condividendo ricordi di quegli anni a noi così speciali. Con Adriano Galliani devo dire di non avere le stesse idee politiche, ma dal punto di vista sportivo e manageriale è sempre stata una persona di una correttezza e disponibilità meravigliosa, dimostrandolo anche in questa occasione". 

Galliani, il Monza e l'Unione

Alla domanda su come vede oggi il Monza e l’Unione, Mitri ha risposto così: “Il Monza è diventata una società che ha degli obiettivi grossi: non è più la compagine dei miei tempi in cui ci si allenava nei campetti e si beveva il tè per scaldarsi. C’è l’intenzione ferma  di restare a lungo in serie A e finché c’è Galliani alla guida le possibilità sono notevoli. Per la Triestina vedo una squadra forte, è il primo anno in cui le cose sono state fatte con con cognizione di causa, nel senso che non sono stati promessi mare e monti, anche se ovviamente sotto sotto si spera di fare il salto di categoria. Si è preso un allenatore di un certo tipo, e anche gli acquisti sono stati fatti in maniera accurata e non frettolosa. Bisogna ricostruire il settore giovanile: le società che non hanno un indotto grande devono avere un settore giovanile forte da cui poter tirare fuori ragazzi da poter far giocare anche in prima squadra”. 

I ricordi di quegli anni e dopo carriera

“I ricordi più belli con l’Unione sono forse quelli di quando giocavo nella Primavera. Nel 1976 ho cominciato la mia esperienza con i rosso alabardati. Giocavamo insieme, io a Narduzzi e Schiraldi e poi siamo passati in prima squadra. Non saprei individuare un momento in particolare, ho il ricordo di anni belli trascorsi con amici”. Non solo calciatore, quindi, ma anche autore ed attore: “Di recente mi sono dedicato al mondo delle Poetry Slam, chiamiamole delle gare di poesia, un bel mondo in cui giri tanto e conosci gente. Adesso uscirà un libro di poesie, la prossima settimana, dal titolo Pannolovers". 

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