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Caos scuola e ricreatori, sindacati proclamano lo stato di agitazione

Il tentativo di conciliazione è fallito, incontro in prefettura non soddisfa le sigle sindacali. Marchianò: "grave la questione dei bambini con disabilità che non possono essere assistiti per carenza di personale"

TRIESTE - Stato di agitazione confermato da parte del personale educativo impiegato nei nidi, le scuole dell’infanzia, ricreatori ed uffici del comune di Trieste. Ad annunciarlo sono le sigle sindacali Ugl e Uil che alle 10:30 di questa mattina hanno partecipato ad un incontro in prefettura. Il tentativo di conciliazione è fallito in quanto alle criticità già evidenziate nei mesi scorsi, il Comune ha risposto di non poter dare soluzioni. I sindacati avevano riassunto in alcuni punti, le principali problematiche che penalizzano da molto tempo i lavoratori dei servizi educativi, come la carenza di personale anche di sostegno, non soltanto per gli alunni con disabilità. Il Responsabile del Servizio ha di fatto chiuso ogni possibile trattativa, adducendo l’impossibilità, anche normativa, di poter ottimizzare con nuove assunzioni, l’offerta di nidi e scuole d’infanzia, ponendo le sigle sindacali davanti all’impossibilità di arrivare ad un accordo che possa fare uscire non solo i lavoratori ma anche le famiglie e soprattutto i bambini, da una difficilissima situazione.

I sindacati

“Purtroppo il tentativo di conciliazione non è andato a buon fine - commenta così Ottorino Marchianò, segretario provinciale Ugl autonomie locali - per i nidi e scuola dell'infanzia manca il personale per vari motivi, ancora più grave è la questione dei bambini con disabilità che non possono essere assistiti come previsto dalle norme vigenti a causa della mancanza di organico. Chiediamo che l’assessore all'Educazione riferisca sull'argomento”. Maurizio Petronio, segretario Uil Federazione poteri locali ha dichiarato: ”l’incontro non ci ha dato risposte che ci possano soddisfare, perlomeno c’è stata la promessa di risolvere la criticità dei centri civici in cui già da tempo il personale è in sofferenza ed in difficoltà a far fronte alle esigenze dell’utenza. Ora Uil ed Ugl continueranno con lo stato di agitazione e a breve faremo un’assemblea congiunta plenaria che riguarderà tutti i lavoratori del comune di Trieste che non comprenderà la parte educativa che ha già beneficiato delle sue assemblee”.

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