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Compravendita immobiliare: come funziona la proposta d'acquisto e quanto dura

La proposta di acquisto è il primo passo concreto che porta alla compravendita di un immobile. Nel momento in cui l’acquirente trova l’immobile ideale per le sue esigenze deve, infatti, avanzare una proposta in forma scritta. Ecco come funziona

La proposta di acquisto è il primo passo concreto che porta alla compravendita di un immobile. Nel momento in cui l’acquirente trova l’immobile ideale per le sue esigenze deve infatti mostrare il suo interesse e il suo impegno al venditore, avanzando una proposta di acquisto in forma scritta. Scopriamo insieme come funziona.

Come funziona

Durante la proposta di acquisto, il proponente tende a trattare sul prezzo offrendo un importo più basso rispetto a quello richiesto dal venditore. Quest'ultimo ha due possibilità: continuare a chiedere il prezzo pieno, oppure, accettare l’importo offerto dall’aspirante acquirente. A questo proposito, le fasi successive sono rappresentate o dal contratto preliminare (un particolare contratto con il quale le parti in causa si obbligano vicendevolmente alla stipula di un futuro contratto definitivo) o dal rogito notarile (il documento in cui si sancisce il passaggio di proprietà di un immobile). Una volta effettuata la proposta, però affinché si proceda al preliminare o direttamente al rogito è importante che il venditore non solo accetti l’offerta entro il termine fissato dal proponente, ma anche che lo faccia, nella forma richiesta, come precisato dal codice civile, che contiene, la disciplina della proposta di acquisto. Nel dettaglio, la norma dispone che “Il contratto è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell’accettazione dell’altra parte.” Accettazione che, per condurre alla conclusione del contratto “deve giungere al proponente nel termine da lui stabilito o in quello ordinariamente necessario secondo la natura dell’affare o secondo gli usi.”

Durata

La fissazione di un termine di durata è fondamentale per evitare vincoli infruttuosi. Quando la proposta contiene un termine di durata essa è definita irrevocabile, in questo caso viene indicato il termine entro il quale il venditore ha tempo per valutare l’offerta di acquisto. Di conseguenza quindi, il proponente, fino a quando non giunge la data stabilita, non può revocarla. In caso contrario invece, cioè quando il proponente non indica al venditore un termine entro cui accettare o rifiutare l’offerta, allora si parla di proposta semplice, quest'ultima è revocabile in ogni momento.

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