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La storia

Dai satelliti alle telecomunicazioni: PicoSaTs e la sua rivoluzione spaziale

La società spin-off dell’Università di Trieste insediata presso Area science park è nata nel 2014 con l’obiettivo di rendere più rapido ed economico l’accesso allo Spazio

"Io nasco con la testa per intrigo, come si dice a Trieste. Da piccola ero quella che faceva tutti i compiti per la scuola e poi se li dimenticava a casa. Ho sempre guardato al mondo con curiosità e credo che proprio questa parola sia cruciale per chi vuole fare questo mestiere. Sapevo che avrei fatto fisica o qualcosa del genere. O forse non lo sapevo ed è stato il destino. Scienziati un po' si nasce". A parlare è Anna Gregorio, docente di Astrofisica spaziale all’Università di Trieste e fondatrice di PicoSaTs, società spin-off dell’Università degli studi di Trieste insediata presso l'Area science park, dove una ventina di persone tra dottorandi, ricercatori e dipendenti lavorano con l’obiettivo di rendere più rapido ed economico l’accesso allo Spazio.

PicoSaTs (Piccoli Satelliti Trieste) nasce nel 2014 con l'idea di creare quel link mancante tra il mondo universitario e quello del lavoro. "Nel 2013 avevo appena finito la mia prima grossa avventura nello Spazio, dove avevo gestito uno strumento a bordo delle missioni Euclid e Planck dell’Agenzia Spaziale Europea - ha dichiarato la fondatrice -. Avevo raggiunto il massimo come scienziata. A quel punto ho voluto fare qualcosa qualcosa di diverso e, grazie anche alla spinta che mi ha dato l'Università di Trieste, sono diventata un'imprenditrice".

Un mondo interconnesso

Dal 2014 sono cambiate molte cose. La PicoSaTs, inizialmente incentrata sullo sviluppo di nanosatelliti, ha deciso, anche a causa delle dinamiche di mercato, di dedicarsi al mondo delle telecomunicazioni: "Il sistema telecomunicazione è ancora carente a livello di performance. A Trieste avevamo una grande esperienza in questo campo, anche perché potevamo contare sul "guru delle telecomunicazioni" Mario Fragiacomo (uno dei fondatori di Picosats ndr), ex manager di Telit. Abbiamo quindi deciso di metterci al lavoro per migliorare lo stato dell'arte attuale. Basti pensare che l'accesso alle infrastrutture a banda larga e alle tecnologie terrestri è ancora limitato o inesistente in diverse parti del mondo".

Radiosat

Oggi PicoSaTs è riuscita a sviluppare Radiosat, un ricetrasmettitore satellitare ad alta frequenza con performance molto elevate in termini di velocità di trasmissione dati, peso e dimensioni. A luglio la società ha inoltre raccolto un milione di euro per portare il trasponder ai test in orbita e successivamente lanciare il prodotto sui mercati internazionali. Ma le sfide della società triestina non si fermano qui. Nel prossimo futuro ci sono altri due progetti: "Uno è il 5G e la nostra radio lavora proprio su queste frequenze. Il 5G satellitare esiste, ma non per i piccoli satelliti perché è ancora troppo difficile. Noi ci stiamo lavorando. L'altro è dedicato ai sistemi marittimi. Credo molto nella contaminazione fra scienza e industria, quindi ci stiamo muovendo assieme a UniTs, Porto e CNR per creare qualcosa che possa essere trasversale".

PicoSaTs, Area Science Park (Foto di Giovanni Aiello)

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