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Lotta tra lavoratori e padroni

Parla l'ex dipendente di Aldi: "Io, licenziato perché sindacalista"

A raccontare la sua testimonianza è Giovanni Manca, quarantenne sardo che nei giorni scorsi a Trieste è stato licenziato dalla multinazionale tedesca Aldi. In mattinata in via Coroneo è andata in scena la manifestazione di protesta della Filcams Cgil

“Per me la questione collettiva è molto importante, per questo spero nel reintegro, per poter continuare risolvere i problemi che affliggono i lavoratori”. Giovanni Manca ha 40 anni ed è stato appena licenziato da Aldi, la multinazionale tedesca di supermercati che a Trieste gestisce il punto vendita di via del Coroneo e dove questa mattina è andata in scena la manifestazione di protesta indetta dalla Cgil. Davanti all’entrata si sono presentati a decine, per esprimere solidarietà nei confronti del giovane sardo. Tra loro, oltre alle bandiere sindacali, anche i vertici del Coordinamento No Green Pass. Tra i politici presenti si è visto il consigliere comunale di Adesso Trieste, Riccardo Laterza. 

"Mi hanno licenziato perché sindacalista"

“Sono stato licenziato con una lettera illegittima – racconta Manca, padre di un bambino di tre anni - dopo la contrattazione che a livello nazionale avevamo fatto partire l’8 marzo con Aldi. L’area manager mi ha fatto una contestazione inesistente”. L’ex dipendente della catena di supermercati parla di un “ammanco di cassa che non esiste” anche se la convinzione è quella che all’origine del licenziamento ci sia l’attività sindacale. “MI hanno licenziato per via di tutti i problemi che abbiamo tirato fuori dentro al punto vendita, riguardo il Covid, riguardo il pagamento della maternità o della situazione nei magazzini. Sono stato licenziato da un momento all’altro”.

L'azienda tira dritto

Il sindacato promette battaglia e, come racconta Manca, fornirà supporto legale. “Volevo creare un clima migliore all’interno del punto vendita, invece loro no, non hanno accettato. Aldi - che ha in mente di aprire due nuovi punti vendita a Trieste - tira dritto, ignora e non vuole avere niente a che fare. Io invece spero ancora di poter continuare a collaborare con i ragazzi”. La protesta ha coinvolto anche altri due punti vendita in regione. “Manzano e Ronchi dei Legionari sono rimasti chiusi, qui a Trieste invece ha scioperato una sola persona. Ha avuto tutta la nostra solidarietà”. Il sindacato chiede "l’immediata revoca del provvedimento e il reintegro del lavoratore, rinnovando inoltre la richiesta di apertura di un tavolo sull’attuale condizione lavorativa delle lavoratrici e dei lavoratori, viste le numerose contestazioni e seguenti provvedimenti disciplinari comminati".  

La pubblicazione della foto è stata autorizzata da Giovanni Manca

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