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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Piazza Unità d'Italia

Amministrative, il Pd presenta il programma: "Più attenzione ai giovani, ambiente, sociale e periferie"

Famulari: "Siamo in regressione demografica, con una Giunta e un sindaco inconcludenti". Russo: "Non riconosco una città in cui si muore a 20 anni nell'indifferenza generale. I giovani devono avere spazi alternativi alla movida"

Contrastare lo spopolamento della città attirando i giovani, in un piano di sviluppo economico che passi per il Porto Vecchio come grande attrattore internazionale, con una riconversione alla ‘green economy’ e un welfare che tenga conto delle nuove povertà, intercettando le risorse europee del recovery fund. Sono alcuni punti cardine del programma del Partito Democratico, che alle aministrative sostiene il candidato del centrosinistra Francesco Russo con la lista Punto Franco.

“Ci troviamo davanti una città in regressione demografica – ha dichiarato la sergetaria provinciale Laura Famulari -, con una Giunta e un sindaco inconcludenti, che vorrebbero ripristinare dichiaratamente una situazione del passato ormai impossibile da realizzare. La Pandemia ha cambiato il tessuto sociale, sono emerse nuove fragilità e povertà e per questo bisogna ampliare la spesa sociale a una platea di cittadini più vasta. Ci vuole un’azione convergente, una coprogettazione e una partnership dell’ente pubblico con il privato, per un welfare di comunità”.

Tra gli intenti dichiarati da Famulari, quello di una maggior attenzione alle periferie “progressivamente private dei servizi e di un commercio di prossimità”, con un incremento degli spazi verdi e delle alberature, oltre alla volontà di “togliere le auto dalle rive per restituire ai cittadini un waterfront che vada dalla Sacchetta a Miramare”. Ribadita la posizione del Pd sul Porto Vecchio, che “non deve essere un’agenzia immobiliare sviluppata in modo casuale ma una realtà integrata con la città, soprattutto con soggetti internazionali o autorevoli di prestigio che siano in grado di dialogare con grandi investitori”.

Valentina Repini ha poi parlato della “necessità di valorizzare il ruolo internazionale della città anche con l’aiuto della comunità slovena”, con la “collaborazione attiva di Trieste con Gorizia e Nova Gorica capitale della Cultura” e “implementando i rapporti transfrontalieri e la filiera del Carso”. Marina Corricciatti ha invece chiamato in causa “il problema dei giovani e della loro progressiva fuga dalla città, bisogna trovare il modo di attriarli investendo nella cultura e negli eventi, anche nelle periferie e sull’altipiano, con un’attenzione per il comprensorio dell’ex Opp e delle attività culturali al suo interno”. L’esponente del Pd cittadino ha poi sottolineato la “necessità di dare autonomia finanziaria e amministrativa ai lavori del sistema museale triestino, condizione che è stata molto positiva per Miramare”.

Intervenuto infine anche il candidato Francesco Russo, che nel presentare la “grande coalizione del cambiamento” ha dichiarato: “Questa città deve diventare soprattutto attrattiva. Non possiamo parlare di momenti magici se negli ultimi 30 anni abbiamo perso 30mila abitanti. Se non si attraggono abitanti vuol dire che qualcosa non funziona, non può essere una città museo in cui si rimane due giorni e poi si scappa”. Non è mancato un riferimento ai ragazzi deceduti ieri: “Io oggi vorrei il lutto cittadino perché non possiamo accettare che tre giovani vite siano scomparse in 24 con quella modalità, e una volta in più fare spallucce. Vuol dire che una parte di questa città è malata, e ci sono risposte che non vengono date soprattutto ai giovani. Giovani che non hanno uno spazio, che nelle periferie ci chiedono un luogo per ritrovarsi, in cui ci sia qualcosa di diverso dalla movida, che poi genera le cose che vediamo. Non posso accettare che qui si muoia a vent’anni nell’indifferenza generale e ci si accoltella per strada. Non è la Trieste che conosciamo”.

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