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Martedì, 30 Aprile 2024
L'arresto

Arrestato a Fiumicino un triestino condannato per violenza sessuale, sfruttamento di bambini e pornografia infantile

Il 53enne, amministratore di una ditta di San Dorligo, era latitante dal 2017. Deve scontare 7 anni, 11 mesi e 19 giorni di reclusione

FIUMICINO - Un latitante triestino di 53 anni, condannato per reati di violenza sessuale aggravata, sfruttamento sessuale di bambini e pornografie infantile, è stato arrestato dalla polizia di Stato all'aeroporto di Fiumicino, dopo essere stato rintracciato nelle Filippine. L'uomo I.A., amministratore unico di una ditta di San Dorligo della Valle, era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Trieste. Il 53enne doveva espiare la pena residua di 7 anni, 11 mesi e 19 giorni di reclusione perché resosi responsabile dei reati di violenza sessuale aggravata e atti sessuali con minorenne.

La latitanza

Il triestino si era reso irreperibile, facendo perdere le proprie tracce, già dal 2017. Dai primi accertamenti esperiti da personale della sezione criminalità organizzata e catturandi della Squadra Mobile di Trieste e del Servizio Centrale Operativo di Roma era emerso che, nel mese di febbraio del 2019, l.A. aveva effettuato, tramite l'ambasciata Italiana di Abu Dhabi sita negli Emirati Arabi Uniti, la richiesta di rilascio del passaporto, presumibilmente al solo fine di conoscere la sua posizione nei confronti della giustizia italiana; infatti, I.A. era già titolare di un passaporto in corso di validità rilasciato dalle competenti autorità italiane. Tale circostanza aveva indotto a ritenere, in un primo momento, che l'uomo dimorasse negli Emirati Arabi sebbene avesse, in virtù delle vicissitudini societarie che avevano coinvolto la Società con sede in San Dorligo della valle (TS) di cui era amministratore unico, dei collegamenti anche con il Regno Unito.  

Il rintraccio

Tuttavia, gli approfondimenti investigativi sui due luoghi esteri non avevano apportato elementi utili al suo rintraccio. Le attività volte alla ricerca dell'I.A. hanno avuto una svolta allorché lo stesso è stato inserito nell'elenco dei ricercati attenzionati nell'ambito del progetto WANTED 3, finalizzato alla cattura di latitanti di medio o alto livello in relazione alla particolare gravità dei reati consumati o all'entità della pena comminata. Tale circostanza ha consentito di costituire un team investigativo composto da esperti della Squadra Mobile e del Servizio Centrale Operativo che ha svolto, parallelamente alle attività d'indagine tradizionali, accurate analisi di Open Source Intelligence all'esito delle quali si rilevavano importanti informazioni relative agli account di social media riferibili al ricercando che indirizzavano finalmente gli investigatori al possibile luogo di latitanza. Dall'elaborazione degli indirizzi IP così acquisiti, è stato possibile individuare i luoghi dai quali l'uomo aveva effettuato le ultime connessioni di rete e pertanto determinare l'ultimo luogo di latitanza nelle Filippine. Grazie ad ulteriori accertamenti di carattere finanziario, è stato inoltre possibile acclarare che I.A., nel mese di settembre del 2019, aveva effettuato delle spedizioni proprio dal paese filippino.

L'arresto a Fiumicino

Raggiunto finalmente questo determinante riscontro investigativo, gli investigatori hanno condiviso i risultati ottenuti con l'autorità Giudiziaria,  trasmettendo anche gli elaborati al Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia che ha provveduto ad informare il collaterale organo di Polizia filippina (Criminal Investigation and detection Group), il quale in data 01 febbraio 2021, sulla scorta degli accertamenti svolti dalla polizia italiana, ha arrestato I.A. ad Angeles City (Filippine). In data 30 giugno 2023, lI.A. all'esito dell'attività svolta dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia per il tramite dell'Esperto per la Sicurezza in Thailandia e Filippine, è stato condotto in Italia dalla polizia filippina raggiungendo l'aeroporto di Roma Fiumicino ove è stato tratto in arresto dalle Autorità italiane.

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