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Associazioni Lgbt sostengono insegnante vittima di omofobia: "Molto lavoro da fare a Trieste"

Il professor Greco ha abbandonato Trieste dopo aver subito diversi attacchi omofobici, rifiutando un incarico in una scuola superiore. Arcigay: "Si è già rivolto a noi, ha tutto il sostegno della comunità". Euphoria Trans: "Le istituzioni hanno fallito, le associazioni devono educare"

TRIESTE - Solidarietà al professor Sole Greco dalle associazioni Lgbtqia+, che intevengono in sostegno dell’insegnante transgender vittima di attacchi omofobici. Nell’intervista rilasciata a Trieste Prima, il professore ha dichiarato di aver rifiutato un posto di lavoro a Trieste e di aver lasciato la città in seguito a “ripetuti episodi di omofobia”, pur specificando di “non voler attaccare la città” ma di voler portare alla luce una situazione “comune a tutta Italia”. Un caso che ha sollevato sui social una grande discussione, in cui anche le realtà associative che militano nella comunità Lgbt hanno voluto intervenire ufficialmente.

Il presidente di Arcigay Trieste Giacomo Briganti ha dichiarato che Greco “si è già rivolto all’associazione in passato, lo conosciamo e ha tutto il sostegno della comunità Lgbt e di Arcigay arcobaleno Trieste e Gorizia”, e ha precisato che “a Trieste, anche se siamo nel 2023, ci sono forme di intolleranza contro la comunità. Purtroppo, sia a causa del governo nazionale che di quello locale, non ci sono forme di inclusione a livello sociale. Ci sono persone trans e non binary che affrontano percorsi di identità e ancora oggi vi è una difficoltà, soprattutto da parte di una fascia d’età avanzata, di comprendere queste sfumature di identità che caratterizzano la società di tutti i giorni, ma che ci sono sempre state”.

Articolo: Insegnante transgender rifiuta incarico a Trieste e lascia la città: "Troppa omofobia"

Va precisato che Greco si definisce transgender non binary (categoria che non si riconosce nè nel sesso maschile nè in quello femminile) e per il momento, nell'affrontare il suo percorso identitario, ha deciso di utilizzare ancora il pronome al maschile per definirsi. Si è espressa in merito al suo caso anche l'associazione Euphoria Trans Fvg Aps: "La transfobia è un fenomeno che si combatte con l'educazione. L'ignoranza genera paura. Uno dei meccanismi di difesa contro la paura è la risata. Assistiamo ad episodi di transfobia quotidianamente in Italia e dal momento che le più alte istituzioni del Paese hanno fallito, non ci resta che educare le persone partendo dall'associazionismo. Una coscienza collettiva su questi temi è possibile e noi siamo qui per aiutarne la diffusione. C'è molto lavoro da fare anche a Trieste. Fabio Tuiach ad esempio è rimasto all'interno del precedente consiglio comunale fino a quando non è scaduto il mandato nonostante i fatti gravissimi di cui è stato protagonista. Questo è un segnale decisamente allarmante che ci indica chiaramente quanto lavoro c'è da fare per eradicare la discriminazione contro le persone LGBT su questo territorio".

Arcigay ed Euphosia Trans promuovono diverse iniziative di sensibilizzazione su tematiche di omolesbobitransfobia, tra cui un evento sulle famiglie omogenitoriali il 30 settembre al caffè San Marco. Le associazioni mettono a disposizione anche uno sportello specifico per le persone transgender e offrono supporto sia psicologico che giuridico, con volontari formati in diversi ambiti. Chi desidera rivolgersi a questi servizi può contattare le associazioni sui canali social o via mail.

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