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Indagini a tappeto

Contatori manomessi e occupazioni abusive: nel mirino il "racket" delle case Ater

E' di oggi la notizia di un cittadino serbo del 1988 finito nei guai per aver occupato abusivamente un appartamento di via dell'Agro. Attenzionate anche sei persone che, a vario titolo, sarebbero responsabili di "attività correlate". Contatori modificati grazie a by-pass interni, soggetti che danneggiano gli ingressi delle abitazioni e che poi le occupano per un certo periodo di tempo. Un altro capitolo della Trieste sommersa

TRIESTE - Un cittadino serbo del 1988 è stato denunciato per aver occupato in maniera abusiva un appartamento Ater di via dell'Agro. P.I. (queste le iniziali) aveva sfondato la porta dell'abitazione e vi si era stabilito, incurante del fatto che non fosse di sua proprietà. E' questo l'ultimo intervento, in ordine di tempo, messo a segno dalla polizia locale del Comune di Trieste nella lotta all'uso illecito di immobili dell'edilizia popolare. L'attività - che in maniera capillare va avanti dal marzo di quest'anno, periodo in cui la procura della Repubblica aveva messo gli occhi su una serie di operazioni sospette in diverse zone della città - ha portato anche ad attenzionare le azioni di sei soggetti, di cui due residenti nel rione di Borgo San Sergio e quattro in zone più centrali, al fine di "determinare il loro possibile coinvolgimento in attività correlate". 

Una illegalità diffusa

E' questo il nodo centrale delle indagini a tappeto che da mesi interessano diversi comprensori Ater del capoluogo giuliano. Sono numerose le violazioni, i danneggiamenti e gli episodi di abusivismo constatati dagli agenti della locale. Dal rione di Gretta (in via dei Carmelitani), passando per la zona di Ponziana (via Lorenzetti e via Orlandini), come pure in via della Tesa e in via del Crocifisso (nel rione di Rena vecia), gli interventi si sono trovati di fronte a situazioni di diffusa illegalità. Si tratta per lo più di allacciamenti abusivi alla rete elettrica, definiti un "potenziale pericolo per la sicurezza delgi abitanti". Nelle abitazioni occupate sono stati individuati numerosi contatori gestiti da Acegas che erano stati modificati, spesso in maniera tale da non rendere evidente la manomissione. 

Il pacchetto completo: alloggio e allaccio

Tempo fa, sempre in occasione di indagini portate avanti dalla locale, nel comprensorio Ater di via Grego (le cosiddette case dei puffi") era emersa la presenza di un soggetto di origine straniera poi ritenuto responsabile di diversi illeciti. In altre zone era stata segnalato il lavoro di un gruppo di soggetti (due, forse tre) di nazionalità italiana capaci di fornire una sorta di pacchetto completo, ovvero alloggio e allaccio abusivo alla rete elettrica. Il tutto sarebbe avvenuto a fronte di somme di denaro corrisposte dall'inquilino e scoperto grazie ai sopralluoghi dei tecnici del gestore della rete, messi di fronte a contatori ufficialmente disattivati, ma in realtà funzionanti grazie ad un by-pass interno. 

Il racket degli abusivi

Insomma, una specie di racket delle abitazioni occupate - non di dimensioni simili a grandi città, ma comunque degno di attenzioni da parte delle forze dell'ordine. Un altro modus operandi messo in campo dagli abusivi - forse con la complicità di qualche residente che conosce i movimenti del condominio - sarebbe quello di entrare all'interno di appartamenti liberi a causa del decesso della persona residente e, successivamente, utilizzare la casa per un determinato periodo di tempo. Per quanto riguarda il danneggiamento, quasi sempre ha a che fare con le condizioni dell'ingresso. Per occupare le case Ater e viverci, gli abusivi buttano giù la porta. Può essere il rione di Ponziana, ma anche zone più vicine al centro. L'ennesimo capitolo di una Trieste sommersa. 

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