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Cronaca

CAF, nuovo Isee: «Due terzi delle richieste rischiano di rimanere senza risposta»

Allarme di Cgil, Cisl e Uil Fvg: «Considerando le sovrapposizioni, sindacati e Caaf prevedono un "fabbisogno" di circa 150mila Isee, per cui, in assenza di proroghe, due terzi delle richieste rischiano di rimanere senza risposta»

«La decisione della Giunta regionale di legare l’abolizione del superticket all’Isee senza attrezzare le Aziende sanitarie o altri uffici pubblici per garantirne l’elaborazione, significa annunciare una misura sicuramente positiva, ma impossibile da realizzarsi concretamente». Questo l’allarme lanciato a Udine dei sindacati confederali, preoccupati da una mole di lavoro che si annuncia al di sopra delle possibilità del sistema dei Caf.

A spiegare il perché Emanuele Iodice, Luciano Bordin e Claudio Cinti, per le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, e i responsabili dei rispettivi Caf, Silvano Petris, Andrea Cum e Giampaolo Orzan. «Nessuna contrarietà di principio – dichiarano – all’applicazione del nuovo Isee introdotto a livello nazionale, decisamente più equo rispetto al precedente anche nel fronteggiare il problema delle false dichiarazioni». L’allarme riguarda i tempi di elaborazione. Ogni singolo Isee, infatti, richiederà mediamente un’ora di lavoro, con costi di circa 24-25 euro, contro un compenso medio di 11 riconosciuto ai Caf dall’Inps. A partità di personale disponibile, e con entrate insufficienti a consentire nuove asunzioni, i Caf dei sindacati stimano di poter elaborare al massimo 50mila pratiche, contro le 100mila dello scorso anno e a fronte di un bacino di utenza che per i soli ticket sanitari la stessa Giunta regionale stima in circa 200 mila utenti, pari a circa 100mila famiglie.ù

Considerando le sovrapposizioni, cioè il fatto che ogni singolo nucleo familiare potrà richiedere più prestazioni legate all’Isee, sindacati e Caaf prevedono un “fabbisogno” di circa 150mila Isee, per cui, in assenza di proroghe, due terzi delle richieste rischiano di rimanere senza risposta. «Ma non vogliamo essere indicati come i responsabili della mancata applicazione di una norma nel merito apprezzabile», sottolineano i sindacati, che sollecitano la Giunta ad adottare «decisioni urgenti» per far fronte a una domanda di dichiarazioni insostenibile per l’Inps e il sistema dei Caf.

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