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Martedì, 30 Aprile 2024
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La riapertura

Dopo tre anni riapre il castello di Gorizia, Ziberna: "Obiettivo 100 mila visitatori"

Tra le novità, le installazioni multimediali, visori compresi, che permetteranno ai visitatori di fare un vero e proprio tuffo nel passato. L'accesso è gratuito fino al 9 luglio

GORIZIA - Un rullo di tamburi ha accompagnato la suggestiva cerimonia di riapertura del castello di Gorizia dopo tre anni di chiusura per lavori. Decisamente emozionato il sindaco, Rodolfo Ziberna, che ha aperto lo storico portone con una chiave d’altri tempi, insieme, tra gli altri, all’assessore regionale al patrimonio, Sebastiano Callari. “Mancano ancora alcuni spazi che saranno riaperti nei prossimi mesi- ha annunciato il sindaco-, ma riaprire le porte del nostro maniero è importantissimo perché rappresenta le nostre origini, le nostre radici. E’ il simbolo di un territorio che per tanto tempo ha fatto parte di una principesca Contea attraverso la quale è passata tanta parte della storia europea. Una storia che oggi, con la Capitale europea della cultura 2025, insieme a Nova Gorica, ci restituisce un ruolo internazionale in cui il nostro castello non può che essere protagonista. Nel breve periodo contiamo di recuperare i 50 mila visitatori annui registrati prima dell’avvento del Covid19 puntando ai 100mila per il futuro grazie anche a Go!2025”.

Ologrammi e realtà virtuale

Il sindaco ha quindi guidato il corteo alla “scoperta” degli effetti speciali realizzati all’interno del maniero con delle installazioni multimediali ideate da Studio Azzurro di Milano, azienda leader nel settore, che consentono di fare un vero e proprio tuffo nel passato. La visita, che inizia dalla cucina per poi attraversare la Corte dei Lanzi, cuore del maniero, e arrivare alle Carceri o Sala dei Cavalieri dove si “incontra” un ologramma con le sembianze di un simpatico giullare che racconta quali erano le armi dal periodo tardo medievale fino ai tempi più moderni, mentre per gli appassionati di racconti e leggende sulla soglia della cella si materializza la Dama Bianca, che narra la sua terribile storia. Dallo scalone di pietra si giunge al piano nobile, che ospita anche la mostra “Theatrum Instrumentorum”, un’ampia selezione di riproduzioni di strumenti musicali dal Medioevo al Rinascimento all’Età Barocca perfettamente funzionanti. Nell’antisala del Salone degli Stati Provinciali, grazie alla realtà virtuale tramite visori, si entra letteralmente nella storia del Castello e del Borgo, disegnata e raccontata come un antico arazzo. La penombra del salone delle assemblee del governo della Contea è caratterizzata da un suggestivo spettacolo immersivo, davvero di grande fascino, che trasporta i visitatori dal XIV secolo al ‘900. Dopo essere passati dalla sala della Musica alla Loggia degli Stemmi, nella Sala del Conte il racconto continua con la viva voce dei protagonisti stessi della storia della millenaria città di Gorizia e del suo Castello: da Vittorio Emanuele a Francesco Giuseppe, dal Conte Leonardo all’Imperatore Ottone III.

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