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Lunedì, 29 Aprile 2024
Monfalcone e la situazione israelo - palestinese / Isontino

"Stop a islamizzazione radicale": Cisint chiede le dimissioni del consigliere Sarkar

Il consigliere di origini bengalesi ha condiviso sulla sua pagina Facebook un video con un commento a favore di Hamas. Il sindaco: "Atto di una gravità inaudita. Deve dimettersi perché non ha ripudiato ogni forma di violenza, ma l'ha inneggiata e promossa"

MONFALCONE - Il consigliere Jahangir Sarkar condivide sulla sua pagina Facebook un video sul conflitto israelo-palestinese, e nel post originale il commento parla di "vittoria per il mondo musulmano" da parte di "Hamas e altre organizzazioni". La sindaca Anna Maria Cisint, in una diretta social, chiede le "dimissioni immediate" del consigliere di origini bengalesi, inizialmente candidato con il Centrodestra per Noi con l'Italia e attualmente nel gruppo misto. 

Cisint ha parlato di un "Atto di una gravità inaudita. Il consigliere Sarkar deve immediatamente dimettersi da un consiglio comunale che ha come base la convivenza civile e il rispetto dei diritti umani che è alla base della rappresentanza, perché quando entri in un consesso di questo tipo tu non rappresenti te stesso, rappresenti la comunità che ti ha eletto. Quindi noi riteniamo che il consigliere debba dimettersi perché non ha ripudiato, com'era necessario, ogni forma di violenza, ma l'ha inneggiata, anzi l'ha promossa". Secondo Cisint bisogna "andare spediti verso la tutela di un Paese che sta andando verso l’islamizzazione radicale con le conseguenze che vediamo in Israele in questo momento”.

Il consigliere, apparentemente, non retrocede e non cancella il video dal suo profilo, ma rilancia postando una foto che ritrarrebbe bambini palestinesi mentre affrontano soldati israeliani nella prima intifada. Riallacciandosi al discorso del sindaco, Sarkar replica: "Diritti umani? Basta questa immagine per capire per quali diritti umani stiamo e abbiamo lottato per decenni".

Interviene con una nota anche il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio Denis Sartor, secondo cui Sarkar "anche se oggi trova spazio nel Gruppo misto, è stato eletto con i voti di coalizione del centrodestra che si smarca dalla sua posizione. Alla luce della tragedia che sta accadendo in Israele, troviamo grave la sua presa di posizione ben chiara, con la condivisione di quel post. Deve sapere che nel nostro Paese non c'è posto per il fondamentalismo islamico: chiediamo dunque con forza le sue dimissioni". Per la senatrice meloniana Francesca Tubetti, invece, "È importante che quello che è oggi il colosso della cantieristica navale italiana monitori le ditte del subappalto che usano manovalanza bengalese di religione islamica", e sul caso Sarkar dichiara: " È inadeguato a stare in Italia dove non ci può e non ci deve essere posto per persone di questo genere”.

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