Controlli ai confini, il vice ministro degli Esteri: "Spero durino il meno possibile, in base a emergenza"
“Questa situazione non aiuta lo sviluppo del commercio”, ha dichiarato il vice ministro degli Esteri Edmondo Cirielli, oggi a Trieste per un convegno. Secondo il vice ministro “sia Slovenia che Croazia stanno facendo molto per vigilare bene sulla trasparenza di questa frontiera comune. Non abbiamo nulla di cui lamentarci”
TRIESTE - “Speriamo che questa situazione duri il meno possibile, certamente non aiuta lo sviluppo del commercio”. Lo ha dichiarato il vice ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Edmondo Cirielli, oggi a Trieste per il convegno “InsiemepergliSdg”, organizzato dallo stesso ministero. “L’Ue - ha detto Cirielli a margine dell’incontro - con l’accordo di Schengen ha scelto di intraprendere un percorso di democrazia e libertà degli individui anche per poter potenziare il commercio e l’economia, quindi auspichiamo che la sua sospensione duri il meno possibile in base all’emergenza che c’è”.
In merito alle reazioni delle vicine Slovenia e Croazia, in particolare alle critiche contro la misura mosse dal premier croato Andrej Plenković, Cirielli ha dichiarato che “sia Slovenia che Croazia stanno facendo molto per vigilare bene sulla trasparenza di questa frontiera comune. Noi abbiamo lavorato sempre con soddisfazione per contrastare i criminali che sfruttano l’immigrazione clandestina o altri traffici internazionali per cui da questo punto di vista non abbiamo nulla di cui lamentarci”.
“E’ un momento sicuramente straordinario e l’Italia ha dovuto prendere delle misure - conclude il vice ministro - ma questo non vuol dire che c’è una minor gratitudine e una minore attenzione ai rapporti con i nostri vicini che, come partner dell’Unione europea guardano al mercato italiano quindi ogni misura in tal senso legittimamente desta qualche preoccupazione”.
