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Sabato, 27 Aprile 2024
nel mare

Golfo di Trieste, aumentano gli avvistamenti di cubomeduse

Sebbene sia decisamente meno pericolosa delle “cugine” australiane (potenzialmente mortali), la Carybdea marsupialis è capace di causare punture molto dolorose. La riserva marina di Miramare: "Evitare i bagni sottocosta nelle ore notturne"

TRIESTE – Provoca una puntura dolorosa di breve durata, si muove velocemente e durante le ore serali viene attratta verso riva dalle luci della costa. Si tratta della medusa scatola o medusa cubo (Carybdea marsupialis), l'unico cubozoo presente nel Mediterraneo. Di solito ricompare proprio a fine estate, ma quest'anno, come riportato dall'Area Marina Protetta di Miramare, un particolare avvistamento sembra indicare che la presenza della cubomedusa potrebbe essere particolarmente accentuata. La segnalazione riportata è quella di Roberto Valenti, fotografo naturalistico e appassionato subacqueo, che durante un’immersione notturna nei pressi di Santa Croce, ha avvistato circa 20 individui osservati nelle vicinanze della riva e chiaramente attirati dalle torce dei subacquei.

"Medusa di origine atlantica ma sempre più diffusa nel Mediterraneo - si legge nel posto dell'AMP di Miramare -, la Carybdea marsupialis è dotata di un'ombrella cubica lunga circa 3-4 cm e di 4 tentacoli molto urticanti, lunghi dieci volte il corpo negli esemplari più grandi. Sebbene sia decisamente meno pericolosa delle “cugine” australiane (potenzialmente mortali), è capace di causare punture molto dolorose". "Per questo motivo - si legge ancora- il consiglio è sempre lo stesso: in questo periodo bisogna evitare i bagni sottocosta nelle ore notturne".

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