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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Il primo Dipiazza-Russo scalda solo la campagna elettorale, delusione tra i commercianti

Il dibattito è stato organizzato da Confcommercio sotto il glicine dell'Antica Trattoria da Suban. Paoletti: "Non era ciò che mi aspettavo". Bacchettata ad entrambi da Vitale del mercato ortofrutticolo. Una infinita lista di accuse reciproche. Da "vergognati, sono menzogne" a "è cinque anni che fate solo annunci". Finisce tutto a toastini dorati e bollicine

Hanno rispettato il distanziamento sociale ma in certi momenti ne avrebbero fatto volentieri a meno. Sotto il glicine dell’Antica Trattoria da Suban e davanti al 78 per cento del Pil cittadino rappresentato da Confommercio, Francesco Russo e Roberto Dipiazza hanno finalmente tolto la maschera ed alzato i toni della campagna elettorale. Dal futuro del porto vecchio alla sicurezza, dall’emorragia demografica fino a toccare la gestione dei fondi europei, i due principali candidati a sindaco hanno alternato brevi momenti di condivisione (in gergo calcistico la più classica delle meline) a nervosi faccia a faccia. 

Delusione Confcommercio: "Non era il dibattito che mi aspettavo"

Il primo punto da chiarire è che le aspettative degli associati di Confcommercio sono state totalmente disattese visto che le soluzioni per il settore falcidiato dalla crisi nessuno le ha viste, né sentite. “Non era il dibattito che mi aspettavo, mi sarebbe piaciuta una conversazione differente, più incentrata sul nostro mondo” ha sentenziato il presidente di Confcommercio Antonio Paoletti alla fine dell’incontro moderato dal direttore de Il Piccolo Omar Monestier. Prima della chiusura a krapfen al prosciutto cotto e kren innaffiati da freschissime bollicine, sono volate reciproche accuse, soprattutto nella prima mezz’ora. “Sono convinto che nei prossimi anni vivremo un nuovo periodo come sotto Maria Teresa, quando la demografia di questa città aumentò” ha esordito Dipiazza. “Il momento magico ormai è la sua frase preferita – così il dem – solo che Trieste ha perso 80 mila residenti negli ultimi 60 anni. La verità è che la città fa tanta fatica, sotto tanti punti di vista”.  

Gli animi si scaldano: da "solo menzogne" a "stai attento a come parli"

A far andare su tutte le furie il sindaco uscente, oltre a vecchie ruggini mai digerite, è stata la presa di posizione di Russo sulla sparatoria di sabato 4 settembre. “Non minimizziamo – ha detto il candidato del centrosinistra – questi problemi non rappresentano un caso”. “Prima di fare certe dichiarazioni stai un po’ attento” ha sbottato Dipiazza. Russo ha parlato di criticità sociali relative alla droga e ad un “clima complessivo che i giovani vivono oggi. C’è un problema crescente, io stesso ho raccolto il grido di allarme di alcuni commercianti di via Carducci qualche mese fa. L’unica cosa che siete riusciti a fare lì è quella sceneggiata di Polidori”. “Lavoro tredici quattordici ore al giorno, tu fai la tua campagna elettorale e finiscila di dire menzogne” ha ribattuto il primo cittadino. Le richieste di risposte per i fori sfitti e per far ripartire le piccole attività hanno trovato d’accordo i candidati, anche se con modalità differenti. Per Dipiazza il tema centrale arriva direttamente dalle agevolazioni fiscali e dalla “sempre più necessaria specializzazione” del settore, mentre per il vicepresidente del Consiglio regionale “la categoria è di fronte ad un bivio, anche perché il commercio online esisteva prima della crisi del Covid. Negozio fisico e web possono convivere”.

Mercato ortofrutticolo: la frecciata del presidente ad entrambi

Quando Russo ha criticato l’attuale situazione legata al futuro del mercato ortofrutticolo e Dipiazza ha affermato di aver parlato con la proprietà del mercato di Padova “interessato ad investire a Trieste”, il presidente dell’associazione ortofrutticola all’ingrosso Massimo Vitale ha bacchettato entrambi. “Si alzi alle cinque del mattino e venga a vedere com’è la situazione” così l’invito al senatore ed un “potevate informarci riguardo l’interesse padovano” questo il commento risentito verso Dipiazza. Sugli altri temi il dibattito è poi proseguito in una lunghissima lista di j’accuse che hanno portato i due candidati a non rispondere più ai quesiti rivolti da Monestier e a concentrarsi sulle rispettive e contrapposte posizioni.   Dal “sono cinque anni che se ne parla ma non avete fatto niente, gli annunci non bastano più” al “tu dici menzogne, il foglio con le cose che ho fatto te lo regalo, poi stasera lo leggi”, Russo e Dipiazza hanno fatto baruffa praticamente su tutto. Nel dibattito sono entrate le pantegane del Giardino pubblico, gli inviti a visionare il progetto di Consuegra sul porto vecchio (che verrà presentato alla stampa domani 7 settembre) e la piccata ironia di Dipiazza: “Date sempre la colpa al sindaco, vi vedo deboli”.

Altre accuse, opere e omissioni ma si finisce a toastini dorati e bollicine

“Hai preso in giro la città” ha detto Russo.  “Ci vuole più rispetto per chi lavora” la risposta di Dipiazza. A tradurre il sentimento della categoria ci ha pensato l’ex assessore al Commercio del Dipiazza II Marina Gruden Vlach. Dopo aver interrotto il dibattito ha chiesto maggiore concentrazione da parte dei candidati per i temi che stanno a cuore alle categorie. L’incontro, conclusosi dopo poco meno di due ore, ha affrontato poi il tema del mercato coperto (tutti e due d’accordo su rivitalizzarlo), il porto vecchio (visioni contrapposte), il progetto del parco del mare (Russo ha aperto uno spiraglio, ma Dipiazza qui è sembrato in vantaggio) ma anche l’idea del rinnovato lungomare di Barcola, le pedonalizzazioni, e la mobilità sostenibile (qui Russo sembra aver carte migliori) ed altri argomenti che alla fine hanno prevalso sulle legittime richieste di un settore che annaspa da tempo, che vorrebbe solo poter continuare a lavorare ma che in alcuni casi, come durante l’incontro di oggi, non ha fatto niente per pretendere maggiori proposte e meno campagna elettorale. La serata organizzata sotto gli occhi vigili di Mario Suban e di sua figlia Federica (presidente provinciale Fipe) certifica per l’ennesima volta il grande assente della corsa a sindaco. Di Covid, terza dose, green pass e tutto ciò che nel prossimo autunno avrà un impatto non indifferente su determinate categorie di commercianti, infatti, nessuno ne parla.  

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