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Ferrini senza pace: divelte le reti, l'area è di nuovo un cimitero di rifiuti

Il Comune aveva annunciato lo stanziamento di 33 mila euro a favore di Italspurghi per recintare e ripulire l'area. Oggi 15 agosto TriestePrima è in grado di documentare il degrado a cui è soggetta nuovamente la zona, di fatto che rende inefficace l'operazione condivisa lo scorso 8 maggio. L'intervento era stato giustificato a causa della situazione definita "intollerabile". Dopo il progetto di Milanese altro flop per il Ferrini

TRIESTE - Dopo esattamente 100 giorni dall’annuncio di voler rendere off limits le strutture all'interno dell'ex stadio Ferrini e trentatremila euro stanziati, l’area è nuovamente in preda al degrado. Tralasciando per un momento il fatto che per mettere piede su quel che resta del manto sintetico le possibilità offerte dai varchi aperti dai vandali sono almeno due (una più "classica" vicina all'ex ingresso spogliatoi, l'altra nei pressi dell'ex bar), anche le strutture metalliche posizionate per impedire l’accesso all'edificio principale sono state divelte senza apparenti difficoltà. Qualche tempo fa ignoti si sono introdotti nell’area (in barba ai divieti e alle soluzioni tampone) e hanno aperto un varco nelle reti dell’entrata posta sul retro degli spogliatoi. Il "buco" è ampio, una o più persone possono passare senza grandi criticità e di fatto c'è sicuramente qualcuno che utilizza la struttura come riparo di fortuna. Dentro c’è una brandina, oltre che diversi rifiuti. TriestePrima ha documentato la situazione nel pomeriggio di oggi 15 agosto.

Un'operazione che non è servita a nulla

E a proposito di rifiuti, l’amministrazione comunale aveva annunciato l'impiego di trentatremila euro – risorse destinate all’Italspurghi di Gianfranco Cergol – per ripulire l’area e recintarla. Operazione che non è servita a nulla, evidentemente, visto che i vandali sono sia riusciti ad entrare nuovamente in un’area che da anni attende una sua riqualificazione, sia a trasformare la zona (o a farla tornare) in un rinnovato cimitero di rifiuti. All’interno del rettangolo verde ci sono immondizie dappertutto. Resti di passaggi, giovani e meno giovani, bottiglie di vetro, ma in generale un luogo dove di civile è rimasto ben poco. Tornando alle tanto paventate quanto inefficaci soluzioni, l’annuncio di voler rendere off limits l’area era stato dato l’8 maggio scorso per sottolineare la “risposta dell’amministrazione” comunale ad una situazione definita “intollerabile”. “Era necessario provvedere a una radicale pulizia degli spogliatoi dell’impianto e a chiuderli affinché fossero inaccessibili a chiunque", queste le parole dell’assessore ai Lavori Pubblici Elisa Lodi, in occasione della conferenza stampa indetta in loco. 

Trentamila euro: tanto era costata l'operazione 

Ma un po’ come il flop sul progetto che Mauro Milanese avrebbe voluto realizzare (opera bruscamente interrotta a causa dell’improvvisa morte di Mario Biasin), anche l’operazione di pulizia e di recinzione di fatto non ha portato ad alcuna soluzione. Anzi, ha fatto stanziare all’amministrazione (e quindi ai suoi concittadini) più di trentamila euro per un lavoro di pulizia e di recinzione che oggi come oggi andrebbe totalmente rifatto. [continua]   

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