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Sicurezza e migrazioni

Oltre 60 telecamere per controllare i migranti sulla rotta balcanica

I dispositivi saranno consegnati alle questure di Trieste e Gorizia nei prossimi giorni. Serviranno anche per contrastare spaccio, furti, degrado e per individuare i passeur

TRIESTE - E' in programma l'installazione di 65 fotocamere ad attivazione immediata (fototrappole) nei boschi tra Italia e Slovenia, per bloccare le migrazioni irregolari sulla rotta balcanica. Gli apparecchi, acquistati nel 2021, saranno consegnati a breve alle Questure di Trieste e Gorizia, oltre ai comandi provinciali di carabinieri e guardia di finanza. Si tratta di dispositivi che possono essere spostati facilmente da un luogo all'altro e, ha dichiarato il Questore Pietro Ostuni a Telefriuli, possono essere utilizzati in indagini su spaccio, furti, fenomeni di degrado o per stanare e intercettate i passeur.

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