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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Isontino

Incassa 60mila euro fingendosi un'altra persona: arrestato per frode informatica (VIDEO)

Un cittadino italiano di 47 anni con precedenti per reati contro il patrimonio è stato identificato dopo le indagini della Polizia Postale di Gorizia e Genova in seguito alla segnalazione di un'azienda agricola del Goriziano. Lo stesso conto era stato utilizzato anche in un'altra frode in Emilia Romagna

Si è finto un'altra persona e ha incassato con l'inganno un bonifico da 60 mila euro da un'azienda agricola del Goriziano: si tratta di un cittadino italiano di 47 anni con precedenti per reati contro il patrimonio, che la Polizia Postale di Gorizia e Genova ha arrestato per riciclaggio. Le indagini partono dalla denuncia presentata dall'azienda in questione, che si era rivolta alla Polizia Postale per una frode informatica mediante la quale era avvenuto il dirottamento di un bonifico disposto per il pagamento di una fattura.

La tecnica del "man in the middle"

Gli investigatori della Polizia Postale di Gorizia, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Genova dottor Federico Panichi, attraverso immediati e sofisticati accertamenti tecnici informatici e bancari, hanno consentito accertare che l’azienda era stata oggetto di un B.E.C (Business Email Compromise), frode informatica perpetrata attraverso la tecnica del cosiddetto “man in the middle”.

Si tratta di una moderna tecnica di attacco informatico nella quale il cyber truffatore si frappone tra due interlocutori, assumendo l’identità di uno di essi per osservare, intercettare o modificare il contenuto della corrispondenza. Lo scopo dei cyber-criminali è quello di sostituirsi fraudolentemente nei rapporti commerciali tra le aziende spiate, così da indurre le medesime a trasferire le somme dovute per i rispettivi rapporti di debito/credito, su conti correnti appositamente creati.

Le indagini

L’attività d’indagine svolta dagli investigatori della Polizia Postale di Gorizia, nonostante siano state utilizzate tecniche di anonimizzazione, ha consentito di individuare il cittadino italiano titolare del conto corrente su cui era stato accreditato fraudolentemente il bonifico disposto dall’azienda agricola. E' emerso, inoltre, che lo stesso conto corrente era stato utilizzato anche per garantire trasferimenti di denaro derivanti da un’ulteriore frode informatica effettuata con modalità analoghe, ai danni di una azienda ubicata in Emilia-Romagna. 

Il "money mule"

Il “money mule” (letteralmente mulo del denaro), è una persona che presta il proprio conto corrente per trasferire denaro ottenuto in modo illecito: prestarsi a rivestire il ruolo di money mule non solo costituisce un grave reato, ma contribuisce inoltre, ad aiutare gruppi criminali organizzati nel riciclare e trasferire i proventi illeciti di altri reati.

Chi chiamare in caso di frode

Chiunque abbia il sospetto di essere rimasto vittima di una frode del tipo B.E.C. deve sporgere tempestivamente denuncia, così da consentire alle forze dell’ordine di bloccare i conti correnti destinatari delle somme frodate.La Polizia Postale e delle Comunicazioni è sempre a disposizione del cittadino presso i propri Uffici oppure contattando il portale del Commissariato di P.S. on line (www.commissariatodips.it).

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