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Il guasto

Guasto centrale Krško: il caso arriva in parlamento

La deputata Zanella (Sinistra Verdi): “Il ministro Pichetto Fratin rassicuri la popolazione, l’impianto è una continua minaccia”.

ROMA - Dopo il guasto nella centrale nucleare di Krsko in Slovenia, il reattore è stato spento. La scorsa settimana si era infatti verificata una perdita nel sistema primario all’interno dell’edificio di protezione, è il team dell'impianto ha ora trovato il punto esatto del guasto, dopo aver azionato il protocollo di raffreddamento. 

Vista la vicinanza con Trieste (120 chilometri), la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Luana Zanella porta il caso in parlamento con un'interrogazione al ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin, affinché "rassicuri le popolazioni interessate, se può, dopo il guasto alla centrale nucleare di Krsko, in Slovenia, uno dei maggiori rischi per la sicurezza dell'intera Italia settentrionale, dell'Austria meridionale e in particolare della Carinzia, della Slovenia e della Croazia. La centrale doveva essere dismessa in base ad accordi europei poi sospesi per guerra in Ucraina”.

Secondo Zanella la centrale, fin dall'inizio dell'attività, "ha manifestato numerosi inconvenienti. Una commissione internazionale, nominata su pressione di Austria ed Italia per verificare gli standard della centrale, già nel 1993 aveva espresso 74 raccomandazioni sui cambiamenti tecnici e procedurali necessari per adeguare l'impianto alla normativa dell'Unione europea. Inoltre l’impianto è stato costruito in una zona ad alta sismicità: dunque è una continua minaccia, ora vogliamo sapere come stanno le cose dal nostro Governo". 

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