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Triestini famosi

Il triestino "d’adozione" Ivan Zerbinati approda su Sky e Netflix

Vive a Trieste da vent’anni, e, nel solo 2024, ha recitato in due serie tv e nell’ultimo film di Cristina Comencini. Ha recitato nei più grandi teatri d'Italia e in tre serie de "La Porta rossa"

TRIESTE - E’ un volto noto nel mondo del teatro a Trieste, città in cui vive da vent’anni, e nel solo 2024, ha recitato in due serie tv e nell’ultimo film di Cristina Comencini. Si chiama Ivan Zerbinati, nato a Bologna nel 1979, che ha più volte calcato i palchi dei teatri triestini, dal Miela al Rossetti, ma anche dei principali teatri italiani, tra cui il Piccolo Teatro di Milano, Teatro Argentina di Roma e i teatri stabili di Genova e Torino.

Le serie Tv

Lo abbiamo visto di recente nella serie “Un Amore” su Sky, ispirata all’omonimo romanzo di Buzzati, una storia d’amore ambientata fra Bologna e la Spagna e raccontata in sei episodi lungo due linee temporali distinte, per la regia di Francesco Lagi. “Inizialmente ho fatto il provino per il personaggio di Guido - spiega Ivan -, quello interpretato da Alessandro Tedeschi, ma quando ho incontrato di persona Lagi, lui mi ha suggerito di provare anche per il personaggio di Riccardo. Così ho fatto e sono tornato a Roma. Le battute mi sembravano un po’ ‘scritte’, mancava una certa attitudine, così ho chiesto al regista se potevo giocarci e personalizzarle. Ha funzionato” Il personaggio che Ivan interpreta è il miglior amico del protagonista, interpretato da Stefano Accorsi. “I due si ritrovano dopo molti anni - spiega l’attore -, e si percepisce l’idea che sono i vecchi amori e le vecchie amicizie a farci capire quanto tempo è passato, perché ritroviamo l’antico piacere di coltivare libertà e confidenza”. I due attori hanno poi mantenuto buoni rapporti: “Ci sentiamo ancora”, spiega Zerbinati.

Altra serie in cui lo vedremo a breve è La serie Sky Original “Dostoevskij”di Fabio e Damiano D’Innocenzo, che è stata da poco presentata al festival di Berlino. Una serie noir in sei episodi con protagonista Filippo Timi nei panni di un detective sulle tracce di un serial killer soprannominato Dostoevskij. Proprio con Filippo Timi Zerbinati ha interpretato una “lunga e bellissima scena”, riferisce. L’ultima fatica di Ivan davanti alla cinepresa, invece, non l’abbiamo ancora vista: si tratta dell’ultimo film di Cristina Comencini, che sarà distribuito da Netflix nel corso di quest’anno. Si intitola “Il treno dei bambini”, dall’omonimo romanzo di Viola Ardone, con Barbara Ronchi e (nuovamente) Stefano Accorsi. La storia è ambientata nel primo dopoguerra a Napoli, dove un bambino di sette anni lascia i genitori per partire verso il Nord con l’iniziativa “I treni della felicità”. In questo film Ivan interpreterà un liutaio che inizierà il bimbo alla passione per il violino.

"Volevo solo conoscerti"

Singolare la conoscenza con la Cristina Comencini: “Avevo passato il primo provino, poi sono stato richiamato per il secondo e, a sorpresa, era presente la regista. Dopo le prime battute mi ha detto che andava bene così, voleva solo conoscermi”. L’attore non è nuovo alle serie Tv e al cinema, nel suo curriculum ci sono anche tre stagioni de “La porta rossa” e svariati altri film. “Una strada, quella per l’audiovisivo - conclude Ivan - che si è intensificata in epoca Covid. Il teatro è totalizzante, con la pandemia i teatri erano chiusi e ho dovuto focalizzare la professione nell’ambito del cinema e dell’audiovisivo. Era l’unico modo per tenermi in movimento professionalmente”. Attualmente Zerbinati non ha abbandonato la sua carriera teatrale e il 4 aprile lo vedremo al Rossetti con “Salveremo il mondo prima dell’alba” con Carrozzeria Orfeo, nella tappa triestina di un tour che ha toccato i migliori teatri d’Italia.

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