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Cronaca

La maggioranza nega l'urgenza della mozione su Polidori

Secondo Famulari (Partito Democratico) "è un errore grave". Se la polemica a livello nazionale si sgonfierà, nella politica tutta triestina invece il "caso" del vicesindaco continua a tener banco. Previsto un sit-in di protesta durante il prossimo Consiglio comunale

Il caso Polidori sembra non aver fine. Dopo le polemiche e lo strascico di reazioni sulle pagine dei giornali nazionali (e internazionali come la britannica BBC e la statunitense CNN), le scuse mai arrivate dal vicesindaco e l'aver "sbattuto" la storia del senzatetto rumeno un po' dappertutto, la vicenda troverà il suo naturale epilogo in Consiglio comunale - sì, perché forse ormai non si varcherà il fronte del locale. 

Il nazionale non parla quasi più

La politica triestina ha condannato il gesto di Polidori, oltre all'opposizione, parole pesanti sono giunte anche e soprattutto da Forza Italia che nel suo navigato esponente Bruno Marini ha chiesto, de facto, le dimissioni del leghista. Una parte della città ha reagito riportando le coperte nel luogo da dove erano state rimosse. La Lega non ha ceduto di un metro, forte delle sue convinzioni e dell'allineamento che la compagine guidata da Salvini manifesta in ogni momento complicato, nell'omologazione delle reazioni. Altre polemiche, polemiche e ancora polemiche. Ed è proprio la dimensione ristretta della triestinità politica il luogo dove si continuerà a discutere dell'affaire Polidori. 

La mozione dell'opposizione

Il gruppo del Partito Democratico nel Consiglio comunale di Trieste ha presentato infatti una mozione con la quale invita il sindaco Roberto Dipiazza a “revocare la delega di funzione precedentemente conferita al vicesindaco Polidori e attinente le materie relative a Polizia Locale, Sicurezza e Protezione Civile riassumendola alla propria diretta competenza”. Così la capogruppo consiliare Fabiana Martini e la segretaria provinciale del PD Laura Famulari, le quali rendono noto che il documento è stato sottoscritto anche da Maria Terese Bassa Poropat (Insieme per Trieste), Roberto De Gioia (Progetto Fvg), Sabrina Morena (Sel) e Elena Danielis (M5S). 

"Nessuna urgenza, errore grave"

Per la segretaria dem "quanto avvenuto deve trovare il suo legittimo luogo di confrotno nell'aula del Consiglio comunale visto che è un episodio che ha gettato un esponente dell'Amministrazione comunale cittadina all'attenzione e alla riprovazione dell'opinione pubblica: è giusto che chi rappresenta i cittadini possa portare il suo giudizio in Aula e, se necessario, possa esprimersi attraverso il voto. Un errore - sottolinea Famulari - la decisione presa in capigruppo dalla maggioranza che non ha voluto assegnare l'urgenza alla discussione della mozione, forse confidando che il tempo possa diluire le impressioni negative": "Questa è un'occasione di discussione utile e costruttiva per la maggioranza e l'opposizione assieme - ha concluso Famulari - perciò, in occasione della seduta del prossimo Consiglio comunale, si terrà un sit-in di dialogo e testimonianza". 

Quel poco di moderato che rimane nel centrodestra

Se ne discuterà ancora di Polidori e del senzatetto. Sui media nazionali il caso si sgonfierà e la maggioranza in Consiglio comunale supporterà l'esponente leghista. A meno che qualche vecchia conoscenza di quel poco di moderato che rimane nel centrodestra decida di far "saltare il banco", magari complice quel malcelato desiderio nel mettere i puntini sulle i e continuare a tenere le redini della maggioranza. Staremo a vedere. 

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