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Controlli dei carabinieri / Isontino

Lavoro "nero" e impalcature senza protezioni: nei guai tre imprese edili

E' successo nel comune di Gorizia: sospese le attività per tre imprese edili, in una delle quali lavoravano tre persone "in nero" e sprovviste del permesso di soggiorno. Multe per quasi 50mila euro

Lavoratori "in nero", impalcature fuori norma e altre violazioni da parte di imprese edili ha portato alla sospensione delle attività per tre aziende, con quattro denunce dei datori di lavoro e sanzioni totali per quasi 50mila euro. Questo l'esito dei controlli da parte del Nucleo ispettorato carabinieri del lavoro di Gorizia e il Nucleo operativo del gruppo carabinieri tutela del lavoro di Venezia, con la collaborazione dei militari della compagnie carabinieri di Gorizia nel territorio della provincia isontina.

In particolare, nel Comune di Gorizia, sono stati controllati due cantieri edili per lavori di riqualificazione energetica nell'ambito del bonus 110, di due condomini, all’interno dei quali operavano sette imprese edili. Sono state riscontrate violazioni in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, relative alla presenza di aperture nel vuoto prive di difese atte ad impedire le cadute dall’alto, il deposito di materiali di risulta sulle impalcature, la presenza di impalcature non a norma. A una delle imprese citate è stata sospesa l’attività imprenditoriale, con sanzioni amministrative per 25mila euro e la denuncia di quattro persone. Inoltre, in un'altra attività è stata riscontrata la presenza di tre lavoratori “in nero” e privi del permesso di soggiorno in Italia per motivi di lavoro per cui, nei confronti del titolare della ditta, è stata applicata la “maxi sanzione” per l’impiego di lavoratori “in nero” in misura superiore al 10 per cento del personale, con la contestazione di sanzioni ammnistrative per oltre 20mila euro.

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