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Emergenza migranti / Barriera Vecchia - Città Vecchia / Piazza Giuseppe Verdi

Migranti: arrivi più che quadruplicati rispetto all'anno scorso

Lo ha detto il prefetto di Trieste Pietro Signoriello: "2600 arrivi nei primi tre mesi dell'anno, nello stesso periodo dell'anno scorso 600. Valuto positivamente l'azione del Governo sullo stato d'emergenza immigrazione". Fedriga: "numeri drammatici, emergenza consentirà azione più rapida"

"2600 rintracci dall'inizio di quest'anno" a Trieste, laddove "nei primi tre mesi dell'anno scorso eravamo a 600 arrivi circa". Questo il bilancio tracciato dal Prefetto di Trieste Pietro Signoriello a margine della cerimonia per i 171 anni della fondazione della polizia di stato. Signoriello ha "valutato positivamente" la proclamazione dello stato di emergenza sull'immigrazione da parte del Governo, poiché "i numeri aumentano e gli sforzi da parte di tutto il sistema di accoglienza sono enormi" e "avevamo già un numero elevato in posti d'accoglienza, circa 1400. La provincia è piccola, ci muoviamo molto per rimanere in equilibrio attraverso logiche di ricollocamento regionale. In questi mesi dal mio arrivo abbiamo fatto degli sforzi enormi, siamo in contatto costante e abbiamo già spostato 300 persone, però il tema di fondo è che 300 si spostano e molti di più arrivano, quindi il tema centrale diventa quello degli accessi".

Il testo del provvedimento governativo deve essere ancora reso noto ma, secondo il Governatore Massimiliano Fedriga, all'atto pratico servirà "per avere una risposta più rapida a un'emergenza che oggettivamente c'è e in questo momento la stiamo vedendo in termini di numeri molto più elevati rispetto agli anni passati. C'è una pressione soprattutto dal Nord Africa, con numeri drammatici e a questo bisogna dare delle risposte rapide".

Tuttavia, per Fedriga "non è la soluzione dei problemi, si tratta di risolvere l'emergenza ma non il problema sotto il quale ci dev'essere un protagonismo europeo e dall'altra una collaborazione tra tutti gli stati della rotta balcanica, Slovenia compresa". In particolare, riguardo alle riammissioni in Slovenia, "hanno criticità burocratiche che il ministro Piantedosi sta risolvendo. Bisogna ovviamente rafforzare le relazioni con la repubblica di Slovenia - conclude il presidente del FVG - affinché si proceda come è avvenuto in passato".

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