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Fvg e Slovenia

Migranti, la presidente della Repubblica slovena: "Ue ha lasciato sola l'Italia"

Nataša Pirc Musar: "L’Ue deve fare di più basandosi su un principio di solidarietà, ho visto anche i capi di Governo recentemente a Granada ma non ci sono ancora posizioni univoche a proposito. Necessaria maggior presenza di Frontex lungo il confine Schengen in Croazia". Fedriga: "Rafforzare collaborazione tra Slovenia, Croazia e Italia. Importante tema riammissioni"

TRIESTE - "L’Unione Europea, dal 2015, ha lasciato sole l’Italia e la Grecia ad affrontare una questione molto complessa, considerando tutto ciò che sta accadendo a Lampedusa e non solo. L’Ue deve fare di più basandosi su un principio di solidarietà, ho visto anche i capi di Governo recentemente a Granada ma non ci sono ancora posizioni univoche a proposito”. Così ha dichiarato in merito al tema dei migranti la Presidente della Repubblica Slovena Nataša Pirc Musar, oggi in visita a Trieste per la cerimonia di fine lavori al Narodni Dom di San Giovanni. Dopo la cerimonia si è tenuto un incontro bilaterale con il presidente Fedriga e il sindaco Dipiazza, in cui si è parlato anche del tema in oggetto. Nataša Pirc Musar ha poi spiegato che “I ministeri degli interni dei nostri due paesi sono in costante contatto, anche con la vicina repubblica di Croazia, con cui la Slovenia intrattiene contatti quotidiani. La Croazia è il primo paese di ingresso nell’Area Schengen e quindi qui bisognerà discutere a livello europeo di prevedere una maggior presenza di Frontex lungo il confine di Schengen in Croazia”.

E’ stato anche annunciato, il prossimo marzo, un incontro bilaterale tra Fvg e Slovenia, in cui si parlerà di accordi tra la Regione e la Repubblica slovena, ma “non si entrerà nel merito del tema migratorio” ha spiegato il presidente Fedriga, mentre “nelle prossime settimane ci sarà un incontro tra i governi sloveno e italiano, dove sarà necessario trattare la questione delle immigrazioni illegali e rafforzare la collaborazione tra Slovenia, Croazia e Italia, perché rischiamo di rimetterci tutti in una non gestione della rotta balcanica”. Il presidente del Fvg ha poi aggiunto che “tra le varie cooperazioni ho detto anche che quello delle riammissioni informali è un tema importante”.

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