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La messa di Natale

Il vescovo fa sue le parole del papa: "La guerra offende il nome di Dio"

Monsignor Giampaolo Crepaldi ha officiato la tradizionale messa davanti a circa 200 fedeli. In prima fila il sindaco Roberto Dipiazza, il comandante dei carabinieri e i rappresentanti della polizia di Stato

TRIESTE - Un richiamo contro la "terribile ed insensata guerra" e l'appello rivolto ai governanti affinché lavorino con "determinazione" alla pace. È questo il messaggio principale lanciato dall'arcivescovo di Trieste, Giampaolo Crepaldi, in occasione della tradizionale messa di Natale, officiata questa mattina nella cattedrale di San Giusto. Alla presenza del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, del comandante provinciale dei carabinieri, Mauro Carrozzo, oltre ad alcuni rappresentanti della polizia di Stato, la messa ha visto la partecipazione di circa 200 fedeli. 

"Sono certamente tante e complesse le situazioni che ostacolano l’annuncio di pace e che rendono arduo e spesso scoraggiante il cammino verso la pace: la guerra, insensata e distruttiva, che si sta combattendo nelle terre dell’Ucraina e in tante altre parti del mondo; il cumulo incommensurabile di sofferenza, di distruzione e di morte che pesa su milioni di persone". Un appello rivolto anche "ai docenti di tutte le scuole chiamati a trasmettere il valore della pace", e un pensiero rivolto "ai poveri, ai malati, agli anziani, agli sfiduciati che attendono un aiuto. La pace è come il pane che nutre, come il fiore che profuma, come la stella che illumina. Facciamo nostro l’appello di papa Francesco: “Tutti noi, in qualsiasi ruolo, abbiamo il dovere di essere uomini di pace. Nessuno escluso. Nessuno è legittimato a guardare da un’altra parte, perché la guerra, ogni guerra, offende il nome santissimo di Dio”.

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