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Nuovi "bus" marittimi, il direttore della Riserva di Miramare non ci sta: "Chiederemo un incontro con il Comune"

La nota di Maurizio Spoto sul nuovo servizio di navetta estiva annunciato dall'amministrazione comunale per la prossima estate

TRIESTE - "Apprendiamo dalla stampa del progetto dell'amministrazione comunale di organizzare per l'estate un servizio di navetta continuo tra Trieste e Miramare con soste a Barcola, al bivio e una "all'altezza del Castello di Miramare". Leggiamo inoltre che si intende utilizzare un'imbarcazione a propulsione elettrica per "aggirare l'interdizione alla navigazione nell'area naturale protetta". In qualità di ente gestore dell'Area Marina Protetta di Miramare riteniamo doveroso un commento". Comincia così la nota di Maurizio Spoto, direttore dell’Area Marina Protetta di Miramare, sul nuovo servizio di navetta estiva tra Trieste e Miramare, annunciato dall'amministrazione comunale per la prossima estate.

"Premesso che gli amministratori pubblici le norme dovrebbero applicarle e rispettarle e non "aggirarle", ricordiamo che i divieti vigenti nell'AMP Miramare (imposti non dal WWF ma da un decreto ministeriale e spiace che dopo oltre 30 anni dall'istituzione della riserva dobbiamo continuamente ricordarlo, persino a chi ci amministra) valgono per qualsiasi mezzo, a motore e non, persino per le canoe, i SUP e anche i bagnanti. E che per "aggirarle" (ottenere una deroga?) servirebbe una complessa valutazione di incidenza ambientale - si legge -. Ricordiamo inoltre che dal porticciolo del Castello di Miramare già diversi anni fa abbiamo spostato anche le nostre barche (di servizio), nel rispetto delle esigenze di immagine e decoro del Museo Storico". "Se invece è il porto di Grignano ad essere considerato il punto di sbarco "all'altezza del Castello" - aggiunge -, allora non serve affatto "aggirare" le interdizioni della Riserva (a quella ci pensano già in tanti, purtroppo, e spesso impuniti): basta aggirare la Riserva stessa, navigando al largo come fanno da sempre tutte le imbarcazioni".

"Alla luce di quanto emerso - continua la nota -, chiederemo un immediato confronto con il Comune di Trieste sul caso specifico e con l’amministrazione regionale in generale sullo sviluppo costiero del litorale Barcolano e di Grignano di cui apprendiamo solamente informazioni saltuarie dalla stampa. L’AMP di Miramare e la Riserva di Biosfera UNESCO non sono delle mere “interdizioni” da bypassare ma ormai storiche istituzioni integrate nel contesto locale e strumenti ineludibili per uno sviluppo sostenibile reale".

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