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Festa della donna, "Non una di meno" contro Comune e polizia, doppia contestazione

La contestazione è andata in scena stamattina nella sala Luttazzi durante l'incontro organizzato dal Comune, e nell'aula magna del liceo "Dante" in occasione di quello organizzato dalla Questura

TRIESTE - Nel giorno delle celebrazioni per la Giornata internazionale della donna tenutesi questa mattina in sala Luttazzi e presso l'aula magna del liceo "Dante" le attiviste del gruppo femminista "Non una di meno" hanno messo in scena un'aspra contestazione in entrambe le sedi. In sala Luttazzi, dove si stava tenendo l'incontro con le scuole organizzato dal Comune "Professioni al femminile. Le pari opportunità come opportunità per tutti", dopo il saluto del sindaco Roberto Dipiazza e degli assessori Maurizio De Blasio e Caterina De Gavardo, si sono fatte avanti un gruppo di giovani attiviste che hanno chiesto di intervenire al microfono: "Anche oggi ci propongono risposte securitarie e militariste come soluzione alla violenza patriarcale, ed è inaccettabile. Siamo allibite. A Trieste hanno chiuso due consultori su quattro. Ribadiamo che vogliamo quattro consultori e non quattro distretti della Polizia locale, recentemente aumentati dall'amministrazione comunale. Noi abbiamo bisogno di spazi di ascolto comune, di ginecologhe. Questo sono i consultori.  Abbiamo sentito oggi che ci sono molte aziende del territorio che hanno raggiunto la parità di genere, come ad esempio Fincantieri, dove, però, le persone sono sottopagate. L'indotto di Fincantieri non rappresenta l'obiettivo per un lavoro dignitoso". Il gruppo femminista è intervenuto anche presso l'aula magna del liceo "Dante" in occasione dell'incontro organizzato dalla Questura. "La polizia, quando denunciamo, non ci crede, non ci protegge. La polizia ci manganella. La campagna "Questo non è amore" è ridicola. Le istituzioni sono complici del sistema patriacale" hanno dichiarato le attiviste. 

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