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La "svolta green" del Comune: partnership pubblico privata per l'efficientamento di 250 edifici

Interventi su scuole, musei, biblioteche e uffici per raggiungere gli obbiettivi di decarbonizzazione europei. Firmato l'accordo con Siram Veolia ed Hera Servizio Energia, che durerà 15 anni

TRIESTE - Un partenariato pubblico - privato tra il Comune di Trieste e Siram Veolia, operatore leader in Italia nei servizi di efficienza energetica, che porterà all'efficientamento energetico in 250 edifici comunali (scuole, musei, biblioteche e uffici) per il raggiungimento degli obbiettivi di decarbonizzazione europei (ridurre le emissioni di Co2 di almeno il 40 per cento entro il 2030 e raggiungere il Net Zero entro il 2050). L'accordo di partenariato è stato firmato oggi alla presenza del sindaco Dipiazza con l'assessore al patrimonio Everest Bertoli, l'amministratore delegato Siram Veolia SpA, Emanuela Trentin, il direttore unità di business Nord Est di Siram Veolia, Paolo Maltese e l'amministratore delegato HSE Hera Servizio Energia SpA, Giorgio Golinelli. Gli interventi consentiranno di diminuire annualmente i consumi di energia primaria non rinnovabile di 3.829 Megawattora (MWh), con una riduzione, sempre annuale, di 582 tonnellate di Co2, pari alle emissioni annuali di circa 500 automobili. La partnership, con cui il Comune affida l'efficientamento all’Ati costituita da Siram Veolia (in qualità di capogruppo mandataria) e Hera Servizio Energia (in qualità di mandante), durerà 15 anni.

Il progetto

Si tratta dell’affidamento in concessione dei servizi energetici (termico ed elettrico) degli edifici del comune di Trieste, con la realizzazione di interventi di efficientamento energetico regolati con contratto Epc. Nei primi tre anni verranno eseguiti 171 interventi su altrettanti diversi edifici, perlopiù finalizzati al miglioramento delle prestazioni energetiche. L'efficientamento degli impianti proseguirà lungo tutta la durata della concessione coinvolgendo 250 edifici con la sostituzione di tutti i generatori di calore. Uno degli aspetti più distintivi del progetto è la spinta alla digitalizzazione dei servizi energetici attraverso la sostituzione di vetusti impianti di Building Automation delle centrali tecnologiche degli edifici in concessione con nuovi sistemi moderni, espandibili, estremamente protetti dal punto di vista della cybersicurezza e in grado di connettersi con le più attuali tecnologie, comprese quelle basate sul machine learning e l’intelligenza artificiale.

Un altro importante contributo alla digitalizzazione e alla realizzazione di una smart city è costituito dal monitoraggio energetico continuo. Grazie ad esso, in particolare con riferimento ai consumi relativi alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, sarà possibile sia massimizzarne l’autoconsumo, sia migliorare l’efficacia della condivisione dell’energia autoprodotta qualora il Comune di Trieste decida di cogliere l’opportunità di entrare a far parte di comunità energetiche rinnovabili.

Gli interventi

"Una giornata storica" per il sindaco dipiazza, mentre l'assessore Bertoli si tratta di “un progetto futuristico e avvenieristico che cambierà il volto tecnologico della città. Siamo i primi in Italia, al di là del risparmio economico, siamo i primi per i tempi con cui il progetto è stato realizzato e per la mole imponente di lavoro che sarà realizzato nei prossimi tre anni”. “Questo progetto permetterà nei prossimi tre anni, ma soprattutto nel corso dei prossimi 15 anni, di avere un parco tecnologico non solo rinnovato ma all'avanguardia” ha concluso Bertoli.

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