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Cronaca Piazza della Libertà

Disordini in piazza Libertà: gli antifascisti chiedono le dimissioni del Questore

I gruppi antifascisti Tryeste e Mediterranea attaccano la Questura per aver autorizzato la manifestazione di Son Giusto in piazza Libertà e per aver "caricato" gli antagonisti alla protesta. Sarebbero quattro i feriti medicati all'ospedale. Petronzi: "Non replico, parlano i fatti"

Centri sociali e organizzazioni giovanili di sinistra sul piede di guerra contro la Questura per aver autorizzato la manifestazione di Son Giusto in piazza Libertà contro le politiche sull'immigrazione. In particolare Riccardo Laterza del gruppo Tryeste e Mediterranea chiedono le dimissioni del Questore Giuseppe Petronzi e ne contestano la scelta di aver permesso che movimenti di ispirazione neofascista come Forza Nuova, Casapound e Veneto Fronte Skinheads manifestassero nello stesso luogo dove da tempo le associazioni umanitarie Linea d'Ombra e Strada Si.Cura prestano assistenza ai migranti. Come si evince dalle foto diffuse sui social da Francesco Cibati, socio di Linea d'Ombra, alcuni hanno riportato ferite e contusioni dopo gli scontri.

I fatti

Sarebbero quattro le persone finite in ospedale, alcuni di loro con punti di sutura sulla testa. Tutte e quattro appartengono al gruppo di "antagonisti" alla manifestazione, composto da movimenti di sinistra radicale e centri sociali, che hanno opposto resistenza alle forze dell'ordine. La "contromanifestazione", infatti, non era stata autorizzata dalla Questura se non per un numero di persone inferiore a 30, mentre il sit - in di Son Giusto aveva richiesto e ottenuto l'autorizzazione giorni prima. La Polizia ha quindi invitato il gruppo a lasciare la piazza e poi, vista la decisa resistenza, li ha allontanati con alcune cariche. Intervenuti per sedare i disordini anche i Carabinieri.

Laterza (Tryeste): "Scelta deliberata per creare tensione"

Laterza si scaglia contro il Questore di Trieste dichiarando che "In un Paese civile oggi dovrebbe essersi già dimesso" e sostenendo che "anche un bambino può capire gli evidenti rischi per l'ordine pubblico di una scelta del genere e non si può non pensare che quella del dottor Petronzi sia stata una scelta deliberata per avallare la provocazione dei fascisti e creare tensione".

Secondo l'esponente di Tryeste "Ciò che è ancora più grave è quello che è successo effettivamente oggi (ieri, ndr): una gestione della piazza inetta e imbarazzante che, per tutelare personaggi in alcuni casi appartenenti ad organizzazioni che andrebbero sciolte in forza della legge, ha caricato le/i solidali con LdO e Strada Si.cura facendoli finire in una strada nemmeno chiusa al traffico, per giunta spingendoli verso altri gruppi di fascisti totalmente liberi di menare le mani mentre la polizia apriva teste a colpi di manganellate. Il bilancio finale non è solo di quattro feriti tra chi era presente in piazza per esprimere solidarietà a chi ogni giorno fa le veci di uno Stato inadempiente nei confronti di chi ha più bisogno, ma soprattutto della trasformazione delle forze dell'ordine in forze del disordine. Disordine prima scientemente provocato e poi totalmente sfuggito di mano".

Mediterranea: "Violenza su antirazzisti, protezione ai naziskin"

Anche Mediterranea Trieste chiede "le immediate dimissioni del dottor Giuseppe Petronzi da questore di Trieste per l'evidente incapacità di saper gestire la piazza" e accusa la Questura per la scelta di "caricare gli antirazzisti facendo feriti e minacciando denunce. Una gestione violenta, vergognosa, fallata, estremamente di parte. Mentre chi era accorso a tutela di Linea d'ombra Strada si.cura è stato pesantemente colpito dai manganelli di Carabinieri e Polizia in assetto antisommossa si è permesso ai fascisti di irrompere in piazza cercando lo scontro: si è consentito insomma a gruppuscoli di neonazisti di agire indisturbati. Cariche e violenza contro chi cercava di arginare la barbarie razzista, protezione e pacche sulle spalle ai naziskin".

Anche da Francesco Cibati di Linea d'Ombra, autore delle foto sottostanti, arrivano parole pesanti: "personalmente ritengo che la concessione della piazza sia ingiustificabile. Non sono mancati saluti fascisti, slogan e tatuaggi con la faccia di Mussolini. Questo è contro la Costituzione". "Hanno aperto l testa a due ragazze - continua Cibati - che avranno avuto 25 anni, erano a malapena alte come gli scudi che hanno preso in faccia. Ho visto la Polizia scortare in piazza un gruppo fascista. Il pensiero è andato a Genova 2001". 

Il Questore non replica

Il Questore Petronzi, raggiunto al telefono da Trieste Prima, non ha voluto replicare alle associazioni, aggiungendo solo: "i fatti parlano da soli".

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