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La mossa per adattarsi al cambiamento

La sicurezza in città è cambiata, ecco perché c'è un nuovo distretto di polizia locale

E' stata presentata questa mattina la riorganizzazione dei distretti sul territorio comunale, con l'ufficializzazione del nuovo distretto di via Revoltella. L'assessore alla Sicurezza, Caterina De Gavardo: "Per affrontare il cambiamento l'implementazione delle risorse è essenziale"

TRIESTE - C'è un nuovo distretto di polizia locale in città. Parliamo dell'area di via Revoltella, dove sorge già il quartier generale e che va ad aggiungersi agli altri tre distretti presenti sul territorio di competenza del Comune di Trieste. Dopo via Locchi, via Giulia e Opicina, la cittadinanza avrà quindi a disposizione un quarto riferimento in materia di sicurezza. Nel quadro di radicale cambiamento che la città sta vivendo, anche e soprattutto per questioni legate alla diffusa microcriminalità e alla emersione di situazioni di disagio diverse rispetto ad anni fa, ecco che l'amministrazione aggiunge un presidio sul territorio. "E' evidente che la città è cambiata - così l'assessore alla Sicurezza, Caterina De Gavardo - e per affrontare il cambiamento l'implementazione delle risorse è essenziale". Il cambiamento è una delle due motivazioni che hanno spinto l'amministrazione a creare il nuovo distretto. L'altra è invece relativa alla presenza di 90 nuove unità in organico. 

Le aree di competenza

Dai regolamenti comunali al verde pubblico, passando per i controlli di polizia stradale e la presa in carico delle segnalazioni dei cittadini, alle competenze dei distretti si aggiungono quelle della polizia di prossimità, ovvero il monitoraggio delle auto abbandonate anche nelle aree di competenza dell'Ater. La polizia locale del Comune di Trieste è attualmente composta da circa 250 unità e il lavoro nel corso degli anni si è modificato in maniera significativa. L'immagine della locale non è più quella di una volta, né tantomeno le aree di intervento. Il corpo di polizia del Comune spazia da operazioni di polizia giudiziaria, interventi sul codice della strada a gestione di casi di violenza di genere, ma anche di collaborazione transfrontaliera. "Da una decina d'anni abbiamo iniziato a portare avanti indagini su truffe e microspaccio - così Walter Milocchi -, oggi una delle priorità è evitare che si creino situazioni di degrado, anche attraverso i controlli quotidiani nei giardini pubblici. Per questo motivo, più risorse ci sono e meglio è". 

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