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Cronaca Chiarbola - Servola - Valmaura

“Giornata storica” per il porto: firmata l’alleanza con Amburgo per la piattaforma logistica

L'operatore terminalistico Hhla, società controllata dalla municipalità di Amburgo, ha firmato un accordo con Icop e Francesco Parisi per importanti investimenti nella piattaforma. Patuanelli: "Ridimensionato ruolo della Cina, ma continueranno rapporti commerciali"

I porti di Trieste e di Amburgo insieme verso uno sviluppo sostenibile, un'alleanza sancita da quella che è stata definita una “giornata storica”. Proprio oggi, infatti, l'operatore terminalistico amburghese Hhla (Hamburger Hafen und Logistik Ag, controllata dalla municipalità di Amburgo) ha firmato un accordo con Icop e Francesco Parisi per importanti investimenti nella piattaforma logistica. Firma che coincide anche con la conclusione dei lavori relativi alla piattaforma stessa, una delle opere marittime più importanti dell'ultimo decennio in Italia: sette anni di fatiche per un'imponente colata di cemento in grado di contenere 20 campi da calcio e sostenuta da mille piloni lunghi 40 metri.

Due passi cruciali nello sviluppo non solo del Porto, ma anche della città intera, come ha ricordato il presidente di Icop Vittorio Petrucco: “A breve inizieranno i lavori per la riconversione dell'area a caldo della Ferriera in un'area a fini logistici e portuali, la costruzione della stazione di Servola e un collegamento diretto tra l'area portuale e la grande viabilità. Si va inoltre verso la costruzione del Molo VIII, che garantirà continuità al trend di crescita che il porto ha avuto in questi anni”.

Un partenariato, quello con Amburgo, che per forza di cose va a ridimensionare il ruolo della Cina nel futuro sviluppo del Porto di Trieste, come confermato dal ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, presente alla cerimonia: “La scelta dei privati col pieno supporto del Governo è caduta sul Porto di Amburgo e ora il ruolo della via della Seta negli investimenti in infrastrutture avrà un grosso freno, ciò non toglie che ci possano essere accordi commerciali con gli operatori cinesi che sono un partner commerciale su cui dobbiamo investire”. Il ministro ha comunque rimarcato la “portata storica” dell'evento e ha specificato che “la società tedesca decide di entrare a Trieste con la consapevolezza che il regime di extradoganalità del porto dovrà essere confermato e sostenuto dal Governo, e porterà allo sviluppo industriale della città”.

Il Ceo di Hhla Angela Titzrath, nel manifestare la soddisfazione per l'accordo, ha illustrato la concordanza di interessi economici tra le due realtà: “con questi investimenti la nostra rete si amplia a un punto nodale di rilevanza strategica perché negli ultimi anni l'importanza dei porti dell'Adriatico settentrionale è aumentata sensibilmente. Grazie all'ottimo collegamento con la rete ferroviaria europea è possibile trasportare rapidamente merci e beni nell'entroterra verso l'Austria, Ungheria e Germania. I nostri clienti apprezzano molto questo vantaggio”.

Entusiasmo anche da parte di Francesco Parisi, che ha specificato di condividere con Hhla “una politica di connessione di mercati di produzione e di consumo. Come loro abbiamo un orientamento fortemente mirato a una crescita sostenibile”.

Uno sviluppo non solo sostenibile, come ha dichiarato il presidente dell'Autorità portuale Zeno d'Agostino, ma anche “integrato con il contesto urbano in cui è inserito”. L'Authority, tuttavia, non è parte attiva nell'accordo, ma avrà il compito di verificare i vari step autorizzativi, e a tal proposito D'Agostino, rivolgendosi al ministro Patuanelli, ha ricordato che “all'interno delle nostre richieste per il Recovery Fund siamo in linea con le richieste di Bruxelles che parlano di transizione digital e green. Da oggi si aprono prospettive e ambizioni di respiro globale. Ci piacerebbe che tutto questo venisse riconosciuto”.

Il presidente del Fvg Massimiliano Fedriga ha poi dichiarato: “Sicuramente una collaborazione con la Germania la ritengo molto positiva rispetto a scelte di collaborazione con altri paesi”, ricordando poi il sostegno della Regione al Porto di Trieste: “l'abbiamo sempre sostenuto, a partire dai quattro milioni e mezzo per la parte infrastrutturale e i 18 milioni di euro in tre anni per rendere più competitivo il traffico su ferro”.

“Mai come adesso la città è unita – ha detto infine il sindaco Dipiazza -, spesso era disunita nei suoi obbiettivi ma ora si vedono i risultati: siamo il primo porto d'Italia e uno dei più importanti del Mediterraneo. Abbiamo anche il porto Vecchio che da pochi anni è stato sdemanializzato, e in seguito a questo partiranno cose molto importanti dopo l'approvazione della variante del piano regolatore”.87D3536E-8057-42BD-9870-289D88CDC22D-2

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