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La rapina / S. Giacomo - Ponziana / Largo del Pestalozzi

Ancora coltelli e paura in città, rapinato un tassista nella notte

L'episodio è avvenuto nella tarda serata di ieri 22 febbraio tra largo Pestalozzi e via dell'Istria. L'uomo, circa sulla quarantina, parlava in dialetto. Consegnati poco più di 100 euro. Sui fatti indaga la polizia

TRIESTE – Ennesima rapina a mano armata in città. A farne le spese questa volta è stato un tassista del Radio Taxi che a San Giacomo, poco dopo le 23 di ieri 22 febbraio, è stato dapprima minacciato con un coltello e successivamente rapinato. I fatti sono avvenuti tra largo Pestalozzi e la chiesa dei Salesiani di via dell’Istria. Il “bottino” che il rapinatore è riuscito a farsi consegnare è di poco superiore ai 100 euro. Grande la paura per il tassista che ha sporto denuncia presso il Commissariato di polizia di San Sabba, in via Mascagni. “Mi ha chiesto se potessi accompagnarlo fino al Burlo – così il tassista – e, una volta salito a bordo, nei pressi della rotonda di largo Pestalozzi ha estratto il coltello e mi ha detto di dargli i soldi”.   

“Mi sono tenuto calmo – continua il tassista – e, dopo aver trovato un posto dove fermarmi, ho parcheggiato davanti alla chiesa dei Salesiani”. Il tassista ha quindi consegnato i soldi che aveva in portafoglio e derivanti dalle corse effettuate fino a quel momento. “No xe un scherzo, questa xe una rapina. No vojo farghe mal, ma la me dia i soldi” queste le parole in dialetto utilizzate dall’uomo sulla quarantina. Una volta rapinato il tassista, l’uomo è uscito dal taxi facendo perdere le sue tracce.    

La notizia della rapina (non è la prima volta che fatti del genere coinvolgono la categoria) ha fatto il giro delle chat dei tassisti, provocando oltre che sgomento anche una generale riflessione. “Le istituzioni dicono che verranno prese delle decisioni, ma alla fine non si muove foglia, è tutto fermo e noi siamo in strada sempre. Forse dovremo pensare a qualche forma di protesta, magari così capiranno” così un collega del tassista rapinato. Il rapinatore, secondo quanto si apprende, indossava un cappello e i guanti. “Aveva una specie di sciarpa a girocollo” così il tassista.  

Immediata la chiamata di soccorso, con la Squadra volante della questura di Trieste giunta sul posto. Indaga la polizia di Stato, che acquisirà in giornata le immagini di videosorveglianza della zona e quelle registrate dalla telecamera del mezzo. “Non l’avevo mai visto prima. Faccio questo mestiere da molti anni, di storie ne avevo sentite, ma ora andrò anch’io a lavorare con la paura”.

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