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Le dichiarazioni

Rotta balcanica, l'Europa cambia approccio: "Lotta alla criminalità, fermati 2000 trafficanti"

Lo ha detto a TriestePrima il Commissario europeo per l'allargamento, Oliver Varhelyi. "I numeri dei migranti illegali sono scesi". Sulle violenze della polizia croata nei confronti dei richiedenti asilo: "Non sono responsabile per quest'area, sono sicuro che la Croazia stia facendo tutto secondo legge"

TRIESTE - La situazione nei campi profughi della Bosnia Erzegovina è migliorata grazie al nuovo approccio messo in campo dall'Unione Europea nei confronti dei trafficanti di esseri umani. "Il numero dei migranti illegali è sceso - così a TriestePrima il Commissario europeo per l'allargamento, Oliver Varhelyi -, i numeri si sono abbassati e tutto questo in virtù della nuova policy sviluppata dall'Europa. Abbiamo equipaggiato la polizia bosniaca con strumenti volti a combattere i trafficanti e le bande che ottengono benefici dal business criminale". Secondo il Commissario Varhelyi, nell'ultimo periodo in Bosnia sono stati fermati circa 2000 trafficanti. 

Ad oggi nei campi profughi bosniaci vi sono meno di 1000 migranti. All'interno del campo di Lipa, nel cantone di Una-sana, ci sono meno di 200 persone. "Siamo felici dei risultati - ha detto il Commissario - ed è merito del cambio di approccio. Inoltre, la nuova policy è quella di rimandare nel paese di origine i migranti illegali e della creazione di un campo dove i migranti devono attendere l'esito della richiesta, prima di entrare nel paese. Tutto questo crea uno scoglio per i trafficanti di esseri umani e conferma la bontà del nuovo approccio". L'ingresso della Croazia nell'area Schengen viene definito "cruciale" per l'Europa. 

Nonostante i risultati dal punto di vista delle presenze nei campi della Bosnia, il mondo dell'accoglienza tra i Balcani e Trieste denuncia da tempo le violenze della polizia di Zagabria nei confronti dei migranti che cercano di oltrepassare il confine. "La Commissione europea considera tutto ciò alla stregua di un problema di diritti umani?" abbiamo chiesto al Commissario. "Non sono responsabile per quest'area - ha detto Varhelyi -. L'Europa considera molto seriamente ogni violazione dei diritti umani e se ci sono irregolarità le perseguiremo con decisione. Sono convinto che la Croazia stia facendo tutto secondo le leggi, altrimenti non avrebbe potuto fare ingresso in Schengen". 

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