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La grande spedizione speleologica / Altopiano Carsico / Borgo Grotta Gigante

Gli speleologi di Trieste nel cuore dell’America Latina alla scoperta delle “grotte monumento”

Sette soci della Commissione Grotte Eugenio Boegan, gruppo speleologico della Società Alpina delle Giulie - Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano, affronteranno una grande spedizione in Paraguay. Un territorio che, dopo aver vissuto di estrazioni minerarie, vuole rilanciare un il territorio con un turismo sostenibile, con l’aiuto dei nostri professionisti

TRIESTE - Stanno per partire verso il cuore dell’America Latina per far rinascere uno splendido territorio in difficoltà con oltre quaranta “monumenti naturali” nel sottosuolo. Sono sette professionisti della Commissione Grotte Eugenio Boegan, gruppo speleologico della Società Alpina delle Giulie - Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano. La spedizione, che prevede un’intensa attività speleologica, ha come obbiettivo quello di promuovere lo sviluppo turistico nelle grotte naturali del Paraguay, in un’area che misura 270 ettari nella zona di Puerto Valle-Mi lungo il fiume Paraguay, che segna il confine con il Brasile.

La prima spedizione inizierà il 29 agosto con rientro previsto per il 12 settembre, ma durerà anni. Gli speleologi atterreranno all’aeroporto di Asuncion e affronteranno nove ore di fuoristrada lungo una strada forestale per raggiungere la zona delle operazioni. Alla prima spedizione parteciperanno sette soci della CGEB: Enzo Caruso (capospedizione), Stefano Salvador, Spartaco Savio, Guido Sollazzi, Marco Sticotti, Antonella Tizianel, Paolo Toffanin (Presidente SAG). L'operazione è stata presentata oggi in conferenza stampa presso la Grotta Gigante a Sgonico.

“La zona, prima, viveva di estrazione mineraria - ha spiegato il presidente della Sag Paolo Toffanin - con grandi cave di calcare necessarie a realizzare il cemento, che sono state chiuse. Quindi le popolazioni locali, che si appoggiavano molto a questa industria estrattiva, adesso hanno bisogno di altre risorse economiche e si è pensato al turismo. Gli enti e le istituzioni del Paraguay hanno pensato di poter sviluppare un turismo ecosostenibile e si stanno muovendo bene perché hanno approvato un piano di sviluppo. Tuttavia non hanno mai dato attuazione a questo piano, che si avvierà con la nostra spedizione. Per la prima volta nella storia la commissione grotte la spedizione non è solo mirata a esplorazioni e ricerche scientifiche ma anche a valutare un’ambiente sotto il suo profilo di sostenibilità economica per un turismo speleologico”.

Il progetto è figlio di un accordo con le autorità governative locali e la realtà industriale proprietaria, con l’appoggio di una serie di sponsor tecnici: Garmont, Ferrino, Olympic Rock, Calze GM. “L’idea - spiega il capospedizione Caruso - è nata due anni fa a seguito di un incontro con una persona che conosco da 25 anni e che ha sposato una donna paraguayana. Lui mi ha parlato della nascita di questo progetto nelle grotte per dare incremento al turismo. Da quel momento è iniziato un lungo rapporto di lettere e videochiamate con la locale industria nazionale del cemento, che ci ha dato il permesso di avviare l’attività speleologica nella loro proprietà”.

Un'iniziativa in stretta collaborazione con le istituzioni paraguayane, che hanno istituito nel 2022 un'area forestale protetta disponendo la cessazione delle estrazioni e dando inizio a un programma di rivalutazione dell'ambiente tramite la conservazione e il ripristino delle attrazioni naturali a scopi turistici. La spedizione durerà tre o quattro anni, di cui il primo sarà totalmente esplorativo. Molte grotte, infatti, sono totalmente inesplorate. Un’occasione, per gli speleologi, per capire lo sviluppo di un’area carsica poco battuta dalla speleologia internazionale.

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