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Il giallo

Sterpin e le cantine: “Ci andavo con Liliana da gennaio 2021, ho taciuto per tutelare il proprietario”

Inizialmente e in altre occasioni Sterpin aveva datato l’inizio della loro relazione nel settembre - ottobre dello stesso anno. I cellulari dell’ex podista saranno sottoposti ad altre verifiche con nuovi strumenti

TRIESTE - “Una cantina e una soffitta che erano libere, di proprietà di un amico, e nel periodo in cui ci siamo riavvicinati cioè gennaio - maggio del 2021, avevamo le chiavi. Sono state utilizzate per non più di quattro cinque mesi”. Lo rivela in un servizio di Telequattro Claudio Sterpin parlando dei due locali in via Giulia e via Slataper. Inizialmente e in altre occasioni, l'ex amante di Liliana avrebbe datato l’inizio della relazione nel settembre - ottobre dello stesso anno.

L’ex podista ha anche spiegato a Telequattro che, se non ha inizialmente menzionato i due luoghi presi in affitto, era per tutelare il proprietario, suo amico. Ora le stanze hanno cambiato proprietà, che non sarebbe in alcun modo collegata con Sterpin. Dopo la riapertura del caso in seguito all’ordinanza del giudice Luigi Dainotti, anche il cellulare di Sterpin verrà scandagliato con nuove strumentazioni, che permettono di analizzare approfonditamente tabulati telefonici e la posizione delle telefonate. Lo stesso giudice, in uno dei 25 punti dell’ordinanza, ha chiesto che Sterpin riferisca nel dettaglio in merito all’utilizzo di quelle stanze.

“Oggi qualcuno continua a dire che la nostra storia è inventata”, sostiene Sterpin, spiegando che “io ho bisogno di ribadire che la nostra storia era vera, in piedi, e durava dal gennaio del 2021. Non è mai finita, io l’ho dichiarato in Polizia il 15 dicembre, che io e Liliana, per 40 anni, non ci siamo mai persi di vista”.

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