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Domenica, 28 Aprile 2024
I danni economici della mareggiata / Muggia - San Dorligo / Strada per Lazzaretto

“La mareggiata ci ha isolati”, il grido d’aiuto dei ristoranti in strada per il Lazzaretto

Il Mytilus e Al Ristoro: "Perdita di afflusso e mancati guadagni". I locali non hanno avuto danni diretti ai locali ma la via d’accesso più utilizzata per chi arriva da Trieste o dalla Slovenia è gravemente compromessa e l’unico modo per raggiungere i locali è passare strada per Chiampore che, a detta dei ristoratori, non è adatta per ora a un grande afflusso di persone

MUGGIA - La chiusura di Strada per Lazzaretto a causa degli enormi danni della recente mareggiata rischia di mettere in ginocchio due importanti realtà della ristorazione che si trovano sull’arteria di traffico: il Mytilus e Al Ristoro. Anche se non ci sono stati danni diretti ai ristoranti, la via d’accesso più utilizzata per chi arriva da Trieste o dalla Slovenia è gravemente compromessa e l’unico modo per raggiungere i locali è passare strada per Chiampore che, a detta dei ristoratori, non è adatta per ora a un grande afflusso di persone. Al momento strada per Lazzaretto è stata riaperta, ma solo tra Porto San Rocco e Punta Sottile, prima del tratto danneggiato dalle mareggiate, che rimane interdetto a veicoli e pedoni.

“Stiamo subendo un danno indiretto per la perdita di afflusso e mancati guadagni - spiega Matteo Morgia, titolare del Mytilus -. Abbiamo deciso di non rinnovare le contrattazioni per i dipendenti nel mese di novembre e questo ci ha portato a lasciare a casa in disoccupazione nove persone (il Mytilus ha 14 dipendenti in estate e 9 nel periodo invernale). L’anno scorso siamo rimasti aperti fino al 6 di gennaio e quest’anno, di fronte a questa situazione, il ristorante ha deciso di chiudere per il mese di novembre e riaprirà per il weekend di dicembre per Natale e Capodanno. Il danno che abbiamo subito è evidente”.

Strada per Lazzaretto, ricordiamo, è anche un importante punto di passaggio per chi dalla Slovenia va a Trieste e al centro commerciale Montedoro, oltre che per i triestini diretti ad Ancarano o Capodistria. “Adesso queste persone dovranno fare un giro diverso - spiega Morgia -che è quello per Rabuiese. Al Mytilus si può ancora arrivare con un tragitto più lungo da strada per Chiampore, che è piena di tornanti e può essere pericolosa adesso che è aumentato il traffico”.

Il titolare del Mytilus spiega che “domani avremo un incontro con il sindaco per chiedere di mettere il più in sicurezza possibile la strada alternativa. Chiederemo inoltre un contributo del Comune per introdurre una segnaletica ed eventualmente per supportare attività di pubblicità e tentare di convincere le persone ad arrivare perché Al Ristoro e Mytilus sono attività molto importanti, e la chiusura della strada ci isola”. Danneggiata anche la spiaggia di fronte al Mytilus, in concessione demaniale, dove negli anni scorsi si erano già riversati dei detriti stradali. Questi frammenti ora sono stati scoperti dalla mareggiata.

“Su questo problema abbiamo già sensibilizzato la giunta in passato - conclude Morgia -. Inoltre il monumento che segna linea di confine tra Italia e Slovenia è compromesso dalla mareggiata e a nostro avviso è in pericolo di crollo”. Sorgono dubbi anche sull’attività del Camping San Bartolomeo, che riaprirà l’attività in giugno ma che, se la strada non dovesse essere risistemata entro l’estate, potrebbe avere alcune criticità, con roulotte e camper costretti a percorrere Strada per Chiampore.

Una strada che necessita di manutenzione secondo Christian Chermaz, titolare di Al Ristoro: “Al momento la strada non è troppo curata e ci sono delle sterpaglie, un problema soprattutto nella discesa verso strada per il Lazzaretto. Anche la segnaletica, per come è impostata adesso, ci crea dei problemi e scoraggia i clienti, ma il sindaco mi ha detto che provvederà”. Il calo di attività, intanto, inizia a farsi sentire anche al Ristoro, che per il momento rimane comunque aperto: “lo scorso weekend - spiega Chermaz - c’è stato un calo della clientela del 50 percento e ho già ricevuto diverse disdette per eventi e feste, anche da 50 persone. Bisogna far capire ai clienti che possono ancora raggiungere il ristorante nonostante la strada chiusa, ma è necessario sistemare la via alternativa e cambiare la segnaletica”.

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