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Lunedì, 29 Aprile 2024
"Una battaglia di civiltà"

Suicidio assistito, consegnate oltre ottomila firme in Consiglio regionale

L'associazione Luca Coscioni, attraverso la campagna Liberi Subito, ha portato in piazza Oberdan il risultato di mesi e mesi di lavoro. "Chiediamo al consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia di impegnarsi ad individuare procedure e tempistiche precise". Già quattro le regioni italiane che hanno dichiarato ammissibile la proposta. Prima scadenza l'11 ottobre

TRIESTE - Ottomiladuecentosessantase firme a supporto di una proposta di legge che, quale obiettivo dei promotori, possa indicare procedure, ruoli, tempi certi e gratuità per le persone gravemente malate e sofferenti che intendono richiedere l'accesso alla morte volontaria assistita, quando le condizioni di sofferenza diventano estreme e irreversibili (come previsto da una sentenza della Corte Costituzionale). Le ha consegnate questa mattina in Consiglio regionale a Trieste l'associazione Luca Coscioni, nell'ambito della campagna "Liberi Subito" quale "punto di partenza verso una proposta di legge di iniziativa popolare, affinché venga riconosciuto il suicidio medicalmente assistito".  

"Dal 2019 è già un diritto"

Da Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste, sono stati dati contributi significativi a quella che più volte è stata definita una "battaglia di civiltà". Prima di depositare le firme in piazza Oberdan, le cellule provinciali si sono riunite in un corteo che, da piazza Cavana fino all'edificio della Regione, ha attraversato il capoluogo giuliano. Oltre ai membri dell'associazione, in piazza Oberdan si sono visti anche i consiglieri regionali Roberto Cosolini, Furio Honsell ed Enrico Bullian. Così Matteo Mainardi, coordinatore nazionale nazionale di Liberi Subito e membro della giunta dell'associazione Coscioni. "Chiediamo al consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia di impegnarsi ad individuare procedure e tempistiche precise. Ricordo che, grazie alla sentenza Cappato-Antoniani, è dal 2019 che accedere al suicidio medicalmente assistito è già un diritto". 

Due mesi per dichiararsi

Nel frattempo quattro regioni italiane hanno già formulato l'ammissibilità della proposta di legge regionale. "Abruzzo, Veneto, Emilia Romagna e Toscana, due di centrosinistra e due di centrodestra, l'hanno già dichiarata rientrante nelle competenze regionali, oggi quindi non possono più nascondersi e dire che non è di loro competenza". Il consiglio regionale di piazza Oberdan ora ha due mesi di tempo per controllare le firme e dichiararsi sull'ammissibilità. La data è l'11 ottobre. Nei successivi sette giorni, come ricordato dall'associazione Luca Coscioni, "la decisione della Commissione di Garanzia verrà inviata al presidente del Consiglio regionale e verrà pubblicata sul BUR. Entro 10 giorni dalla pubblicazione sul BUR, il presidente del Consiglio regionale assegnerà la discussione della proposta di legge alla Commissione competente e entro gli otto mesi successivi, la Commissione competente ha l’obbligo di discuterla". 

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