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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Traffico illecito di pneumatici usati dal Porto verso l'Africa: sgominata la banda

Pneumatici usati per oltre 120 tonnellate e centinaia di batterie esauste erano la merce diretta verso l'Africa Il tutto era stoccato in due depositi friulani, sequestrati dalla Polizia stradale di Udine

Pneumatici usati per ben oltre 120 tonnellate e centinaia di batterie esauste: era questa la merce diretta verso alcuni paesi africani ma stoccata in due depositi friulani che sono stati sequestrati. L’indagine della Polizia stradale di Udine e della Direzione distrettuale di Trieste ha consentito di individuare il gruppo criminale protagonista dell'illecito.

L'operazione

Un arresto e 23 persone indagate e due siti di stoccaggio chiusi a Udine e Pradamano. Questo il risultato dell’operazione. Secondo le risultanze investigative gli pneumatici che a tutti gli effetti sono rifiuti, sarebbero partiti con direzione Africa in container dai porti di Trieste, Genova e Gioia Tauro. È questo lo scenario delineato dalla maxi indagine “Black tyres”. L’operazione condotta dalla Polizia stradale di Udine con l’ausilio della Polizia stradale di Gorizia e coordinata dalla Procura distrettuale di Trieste era partita nel 2019 da un'intuizione investigativa del personale Polstrada di Amaro che aveva notato un traffico intenso di furgoni contenenti pneumatici esausti. Quando uno pneumatico non ha più le caratteristiche indispensabili per una prestazione sicura ed efficiente sul veicolo, neanche attraverso la ricostruzione, diventa “fuori uso” ovvero un rifiuto e deve essere raccolto per il recupero e riciclo in appositi impianti. La gomma di cui è costituito lo pneumatico è una miscela di polimeri di altissima qualità con eccezionali caratteristiche chimico – fisiche che restano inalterate anche nella gomma riciclata che se ne ottiene. Ma farlo presuppone costi e tecnologie non presenti nei paesi di destinazione del traffico illecito.

Indagine

Con l’operazione sono state indagate 23 persone per l’ipotesi di reato di “attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti” ed una persona è stata arrestata. Gli individuati sono quattordici persone di origine ghanese, quattro camerunensi, due ivoriani, due nigeriani e un italiano, tutti residenti in provincia di Udine, tranne due di Gorizia e Firenze. Alessandro De Ruosi, dirigente della Polizia stradale di Udine, ha commentato così: “Gli pneumatici sono un rifiuto che va smaltito con una procedura articolata e molto costosa; di qui l’interesse di gruppi organizzati ad evitare tale procedura che ha costi di gestione elevati e soprattutto a rivendere il prodotto all’estero”.

Il premio

Ogni anno Legambiente promuove il Festival Nazionale in cui vengono consegnati dei riconoscimenti a coloro che hanno contribuito in maniera significativa a tutelare l’ambiente e al rispetto della legalità. Alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando, del presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, e del presidente di Libera, don Luigi Ciotti, quest’anno è stata premiata anche la sezione Polizia stradale di Udine. Il riconoscimento è stato consegnato al dirigente della Polizia Stradale vice questore Alessandro De Ruosi per aver svolto e coordinato i suoi uomini durante le attività di indagine effettuate nell’ambito dell’operazione “Black Tyres”.

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