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Il vice ministro al convegno sullo sviluppo sostenibile / Barriera Vecchia - Città Vecchia / Riva Nazario Sauro

"Trieste al centro della diplomazia internazionale attraverso la scienza"

Lo ha dichiarato il vice ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Edmondo Cirielli, che ha motivato così la scelta di Trieste come sede per questa tappa dell’evento InsiemepergliSDG, campagna per sensibilizzare l’opinione pubblica sugli obiettivi di sviluppo sostenibile. Nell'incontro introduttivo sono stati portati esempi positivi di cooperazione tra gli enti del polo scientifico di Trieste e i paesi in via di sviluppo. Il vice ministro: "Centrale per il Governo Meloni il ruolo dell'Africa "

“Trieste, per il ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, è un luogo centrale di propulsione dell’azione diplomatica dell’Italia per la presenza di questo polo scientifico internazionale” poiché “siamo convinti che gli scienziati riescano a parlare al di là dell’appartenenza nazionale e religiosa", un fatto "importante in momenti di tensione internazionale per la de escalation”. Il vice ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Edmondo Cirielli ha motivato così la scelta di Trieste come sede per questa tappa dell’evento InsiemepergliSDG, la campagna promossa dal Ministero in partenariato con Fao, Un Sdg Action Campaign, Commissione Europea, Ciheam Iamb di Bari e Save the Children Italia per sensibilizzare l’opinione pubblica sugli obiettivi di sviluppo sostenibile. Il ciclo di eventi si terrà dal 15 al 18 novembre al salone degli Incanti ed è stato presentato oggi alla presenza del vice ministro, del sindaco Roberto Dipiazza e dell’assessore regionale alla difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro. Presenti anche i rappresentanti del polo scientifico di Trieste, tra cui Sissa, Icgeb, Ictp e Area Science Park.

E’ stato più volte rimarcato nell’incontro che le istituzioni scientifiche di Trieste non sono soltanto attrattori di scienziati da tutto il mondo, ma sono anche in grado di contribuire alla crescita dei paesi in via di sviluppo. Particolarmente rilevante il ruolo dell’Africa, continente su cui “il Governo Meloni sta puntando molto”, come dichiarato dal vice ministro Cirielli: “se cresce il mercato africano, e noi siamo la porta verso l’Africa, ne abbiamo benefici, se cresce il ceto medio in Africa abbiamo un mercato più ampio, possiamo avere una manodopera utile anche per le tante aziende italiane che sono in Africa. Inoltre, se c’è chi vuole emigrare, perché emigrare è un diritto, noi lo formiamo in Africa e quando arriva qui è positivo per lui, perché non va in condizioni di farsi sfruttare, ma è anche utile al processo economico italiano”. 

All’incontro che ha inaugurato l’evento ha preso la parola la dottoressa Tonia Blowers, coordinatrice dell’Organization through women in Science for the developing world, con sede a Trieste attiva da 30 anni. “Dal 98 - ha spiegato Blowers - abbiamo consegnato più di 500 borse di studio a donne che vengono da paesi in via di sviluppo (oltre il 70 per cento dall’Africa) e che vanno a studiare in altri paesi in via di sviluppo o costruire centri di eccellenza nel paese da cui provengono”. La dottoressa Blowers ha poi riportato alcuni esempi tra cui un progetto che ha visto una scienziata beneficiaria di una borsa di studio di dottorato impegnata in un importante progetto in Kenya. La dottoressa, grazie alla sua formazione presso un centro internazionale di fisica, è riuscita a trovare il modo per conservare, attraverso la refrigerazione magnetica, lo yoghurt di latte di cammello prodotto largamente in una zona rurale. In questo modo è stato possibile trasportare lo yoghurt a dorso di cammello fino al mercato della capitale Nairobi, a 200 chilometri di distanza, prevenendo il deterioramento di un bene così prezioso.

Hanno poi preso la parola alcune ricercatrici beneficiarie di borse di studio e oggi in forza presso gli enti di ricerca triestini e del Fvg, provenienti da svariati paesi tra cui Benin e Tunisia. A rinforzare il concetto è stato ricordato come l'Ictp abbia collezionato dal 1970 180mila visite da scienziati provenienti da 188 paesi nel mondo. Un'istituzione, l'Ictp, il cui impatto positivo a nei paesi in via di sviluppo è stato riconosciuto anche da Steven Hawking.

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