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Notte di paura / Chiadino - San Luigi - Rozzol / Via Pasquale Revoltella

Far west in via Revoltella: tensioni al ristorante dalmata, vetrine spaccate nella notte

Prima il personale chiama la polizia per un avventore "molesto", poi la notte qualcuno danneggia gravemente le vetrine. Secondo le testimonianze si tratterebbe dello stesso avventore, che avrebbe usato un palo con base di cemento, forse sottratto a un cantiere. Il gestore: "Mai successo prima. Sporgeremo denuncia"

Notte di tensione in via Revoltella alla trattoria dalmata dove un avvenore, probabilmente sotto l’effetto di alcol o sostanze, avrebbe arrecato disturbo al personale, che ha chiamato la Polizia. Gli agenti hanno ammansito e allontanato la persona ma più tardi, a notte inoltrata, qualcuno ha danneggiato gravemente le vetrine del locale con un oggetto contundente, forse sottratto a un cantiere. Secondo almeno due testimonianze dei residenti, potrebbe trattarsi della stessa persona che ore prima, alle 23, era stata identificata dalla Polizia davanti al locale.

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“Il signore era venuto da noi ubriaco e aggressivo – ha spiegato il gestore del locale Ante Monterisi – voleva essere servito ma secondo noi non era in condizioni di assumere alcolici e anche i clienti erano contrari. Volevamo farlo uscire ma lui ha iniziato a spingere il mio dipendente, così lo abbiamo allontanato fuori dal locale. Dopo una breve colluttazione, in seguito alla quale il nostro dipendente è rimasto ferito, l’uomo è caduto per terra perché era già instabile. A quel punto gli abbiamo detto che avremmo chiamato la polizia e lui ci ha detto ‘chiama chiama, poi vedrai’. E così abbiamo fatto”. La polizia conferma l’intervento di due pattuglie intorno alle 23, e a quel punto l’uomo, alla vista della polizia, si è calmato ed è stato accompagnato altrove dagli agenti.

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Così testimonia un vicino di casa: “L’uomo era molto molesto, sembrava in stato alterato ma non così tanto da non reggersi in piedi. Il personale del ristorante ha fatto quello che poteva, lui si buttava addosso a loro, che cercavano di evitare il contatto. Sono stati bravissimi”. Poi, a notte inoltrata, il vicinato si risveglia bruscamente per “dei colpi fortissimi, come di pistola – spiega il residente -. Erano le due di notte circa, mi sono affacciato al balcone e ho visto la stessa persona dare dei colpi alle vetrine con un palo bianco e rosso, probabilmente preso da un cantiere vicino, con la base di cemento. Gridava come un pazzo ‘Ti faccio vedere io’ o qualcosa del genere. Poi se n’è andato col palo in mano, come se non avesse paura di essere riconosciuto, gridando e camminando lentamente, ma quando la polizia è arrivata lui non c’era più. Ci è sembrato tutto assurdo perché di solito il locale ha una clientela molto tranquilla”.

Dello stesso avviso il gestore “E’ la prima volta da quando faccio questo mestiere che vedo una cosa del genere, anche dove lavoravo prima. Mi ha chiamato la Polizia alle due per avvertirmi e non ci potevo credere. Ora dovrò sporgere denuncia contro questa persona per il primo episodio e per il danneggiamento un’altra denuncia contro ignoti, perché in questo caso la persona non è stata identificata, anche se ci sono testimoni che lo hanno riconosciuto”.

Le testimonianze raccolte da Trieste Prima concordano sul fatto che l’uomo, durante i disordini fuori dal locale, parlava in italiano, ma essendo la voce alterata era difficile capire se fosse triestino o con un accento straniero. Secondo Monterisi, l’uomo avrebbe “dai 45 ai 50 anni, alto un metro e 75, con un tatuaggio sulla mano sinistra. Era stranamente in maniche corte, sembrava avere una forza anormale e straordinaria. Poi, se è stato lui a tornare per sfondare le vetrine, indossava un giubbotto, così mi hanno raccontato. Sporgeremo denuncia, speriamo nelle future indagini, magari con l’aiuto delle telecamere nella zona”.

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