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La cerimonia / Cologna - San Giovanni / Strada di Guardiella, 25

La presidente della Repubblica Slovena alla consegna del Narodni Dom di San Giovanni

Conclusi i lavori di ristrutturazione dello storico edificio di proprietà della Regione. La presidente: “San Giovanni è un baluardo per la comunità slovena, e ora avrà anche il suo focolare in questa meravigliosa casa della cultura”. Presenti anche il presidente Fedriga e il sindaco Dipiazza

"La comunità slovena di San Giovanni ha ora il suo focolare", sono le parole della Presidente della Repubblica Slovena Nataša Pirc Musar, presente alla cerimonia di fine lavori del Narodni Dom di San Giovanni alla comunità slovena di Trieste. La ristrutturazione dello storico edificio si è conclusa in questi giorni e l'evento è stato celebrato oggi in una solene cerimonia alla presenza del Presidente del Fvg Massimiliano Fedriga, del sindaco Roberto Dipiazza e dei sindaci di Duino Aurisina/Devin Nabrezina, Sgonico/Zgonik e Monrupino/Repen, oltre ad altre autorità locali. L'edificio è stato incendiato nel 2021, analogamente a quanto avvenuto nel Narodni Dom di via Filzi, poi è passato sotto la proprietà del regime fascista. Dopo varie vicissitudini è passato all'attuale proprietà della Regione Fvg, che nella sua ristrutturazione ha investito circa quattro milioni di Euro. Nei prossimi mesi avverrà la consegna dei locali ai futuri fruitori della struttura, la Biblioteca Nazionale e degli Studi - NŠK, all'Istituto Sloveno di Ricerca e alle due associazioni slovene locali - SKD Slavko Škamperle e Marij Kogoj.

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La Presidente Nataša Pirc Musar si è dichiarata “profondamente onorata” dell’invito, ringraziando il presidente Fedriga e il sindaco Dipiazza per aver contribuito a realizzazione dell’opera. Ha poi specificato che “San Giovanni è un baluardo per la comunità slovena, e ora avrà anche il suo focolare in questa meravigliosa casa della cultura”. Non è mancato il riferimento storico alla fondazione della casa in un “clima di festa”, prima del regime fascista: “Ora, dopo decenni di impegno, l’aria è nuovamente carica di aspettative come quella nostri antenati a inizio secolo”, ha spiegato Pirc Musar, che ha poi ricordato la grande presenza di scuole slovene nel rione, dove si era recata in mattinata per incontrare gli studenti, “una generazione molto cosciente e attenta al mondo in cui vive, veri cittadini europei che si impegnano per un mondo migliore”. 

Infine la Presidente Pirc Musar ha dichiarato che “è nostra responsabilità, quando sono stati riconosciuti gli errori commessi nel passato, guadare il futuro dell’Italia e della Slovenia nell’Unione europea” portatrice di valori come “il dialogo e il riconoscimento delle comunità internazionali”. “Possiamo dire con onestà - ha concluso la Presidente della Repubblica Slovena - che non siamo sempre d’accordo ma l’importante è dirlo e collaborare”.

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Il Presidente Fedriga si è dichiarato "onorato e felice di essere qui oggi insieme a tutti voi, la cerimonia suggella il sentimento che nel nostro paese unisce la comunità italiana e quella slovena", e ha spiegato che "il plurilinguismo è la ricchezza del nostro territorio che vuole annullare queste diversità vuole annullare questa ricchezza". Fedriga ha richiamato poi l'attenzione su Nova Gorica come capitale europea della cultura nel 2025 in cui "per la prima volta la capitale sarà tra due stati" e gli accordi in merito alla Hydrogen Valley transfrontaliera. "In un momento di tensione internazionale che vede la guerra in Ucraina e l'assalto di Hamas a Israele", ha concluso Fedriga, "abbiamo ancora più responsabilità come esempio di pacifica convivenza".

Il sindaco Dipiazza, nel dare il benvenuto alla presidente, ha poi parlato del "bellissimo rapporto tra le due comunità" e ha ricordato altri due momenti simbolici come il Concerto dei Tre presidenti con Riccardo Muti e l'incontro tra il presidente Sergio Mattarella e l'omologo sloveno Borut Pahor nel 2021, in occasione della consegna del Narodni Dom di via Filzi. "In quel momento - ha detto Dipiazza - avevo capito che avevamo sepolto quel 900 drammatico". A seguire si è tenuto un incontro bilaterale tra la presidente Pirc Musar, il presidente Fedriga e il sindaco Dipiazza, che hanno piantato l simbolicamente un tiglio nello spazio verde attiguo all’edificio.

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