"L'ordine delle Cose", dalla mostra del Cinema all'Ariston
Dopo il successo dell'anteprima alla 74.ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, arriva nelle sale il terzo lungometraggio di Andrea Segre che esplora il tema attualissimo delle migrazioni da una prospettiva inedita. Sarà proiettato al cinema Ariston martedì 19 settembre alle 18:30.
Trama: Corrado è un alto funzionario del Ministero degli Interni italiano specializzato in missioni internazionali contro l’immigrazione irregolare. Il Governo italiano lo sceglie per affrontare una delle spine nel fianco delle frontiere europee: i viaggi illegali dalla Libia verso l’Italia. La missione di Corrado è molto complessa, la Libia post-Gheddafi è attraversata da profonde tensioni interne e mettere insieme la realtà libica con gli interessi italiani ed europei sembra impossibile. Corrado, insieme a colleghi italiani e francesi, si muove tra stanze del potere, porti e centri di detenzione per migranti. La sua tensione è alta, ma lo diventa ancor di più quando infrange una delleprincipali regole di autodifesa di chi lavora al contrasto dell’immigrazione, mai conoscere nessun migrante, considerarli solo numeri. Corrado, invece, incontra Swada, una donna somala che sta cercando di scappare dalla detenzione libica e di attraversare il mare per raggiungere il marito in Europa.
Come tenere insieme la legge di Stato e l’istinto umano di aiutare qualcuno in difficoltà? Corrado prova a cercare una risposta nella sua vita privata, ma la sua crisi diventa sempre più intensa e si insinua pericolosa nell’ordine delle cose. Nel cast, Paolo Pierobon, Giuseppe Battiston, Valentina Carnelutti, Olivier Rabourdin, Fabrizio Ferracane, Yusra Warsama, Roberto Citran.
Regista: Andrea Segre, nato a Dolo (Venezia) nel 1976, ha sviluppato un percorso registico particolarmente attento al territorio sociale e geografico del Veneto, specialmente nei documentari Marghera Canale Nord e La mal’ombra. Ha conseguito un dottorato di ricerca in sociologia della comunicazione presso l’Università di Bologna. Da diversi anni porta avanti l’interesse per i temi delle migrazioni verso l’Europa (Come un uomo sulla terra, A sud di Lampedusa, Il sangue verde, Mare chiuso) e collabora a progetti di cooperazione internazionale. Io sono Li (2010), il suo primo lungometraggio di finzione, è stato presentato in numerosi festival internazionali conseguendo molti riconoscimenti e tre anni dopo il suo secondo lungometraggio dal titolo La prima neve è stato selezionato alla 70esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, nella sezione Orizzonti. Continua ad esplorare il tema delle migrazioni nel 2014 con uno speciale per RAI3 dal titolo Come il peso dell’acqua, realizzato insieme a Giuseppe Battiston, Stefano Liberti e Marco Paolini in occasione dell’anniversario della strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013. Nel 2015 presenta il suo nuovo documentario I sogni del lago salato al 68.mo Festival del Film di Locarno e due anni dopo è presente sempre al Festival di Locarno con il documentario Ibi.