A Trieste Next 2019 si parla di big data: in città 600 studenti e 500 relatori
Saranno i big Big Data i protagonisti di Trieste Next 2019, il festival della scienza che avrà luogo dal 27 al 29 settembre a Trieste e che quest'anno prevede 50 appuntamenti e 500 relatori. “Big Data, Deep Science: il futuro della scienza e degli umani nell’era dell’intelligenza aumentata” è il titolo completo dell'edizione che farà da apripista a ESOF 2020 e che sarà appunto dedicata ai cosiddetti 'megadati', ormai essenziali in diversi campi tra cui l'intelligenza artificiale, la medicina, le neuroscienze e il clima. Prevista la partecipazione di circa 600 studenti, circa il doppio dell'edizione precedente come dichiarato dal presidente di Trieste Next Antonio Maconi. L'inaugurazione avrà luogo venerdì 27 alle 11 in piazza Unità.
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Promotori
Ll'evento è stato promosso da Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste, ItalyPost, Area Science Park, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS e SISSA, curato da Goodnet Territori in Rete e realizzato in collaborazione con la Commissione Europea. Co-promotore della manifestazione è la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Gli ospiti
Tra gli ospiti di spicco interverranno Marc Mézard, direttore della Scuola Normale Superiore di Parigi, Peter Wadhams, docente di Fisica degli oceani dell’Università di Cambridge (fra i protagonisti del recente documentario HBO Ice on fire, prodotto da Leonardo di Caprio), Luca Attias, commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale e Oliver Bruns e Jian Cui, rispettivamente principal investigator in SWIR imaging e nanomateriali e nanofotonica all'Helmholtz Pioneer Campus di Monaco. All'insegna del dialogo fra impresa e ricerca, tra i relatori figureranno alcuni importanti imprenditori, fra i quali Federico Faggin, fisico, imprenditore e inventore del primo microprocessore commerciale al mondo (detto 'lo Steve Jobs italiano'), Fabrizio Renzi, direttore della ricerca di IBM Italia e Marco Landi, ex presidente di Apple.
Roberti: "La politica deve occuparsi di big data"
L'assessore regionale alle autonomie locali Pierpaolo Roberti, oltre ad aver rimarcato l'obbiettivo condiviso con la Regione FVG di far incontrare l'innovazione scientifica e l'impresa, “anche piccola e piccolissima”, ha dichiarato che "Sui big data la scienza ha corso più della politica. La scienza si occupa del tema da anni, la politica se ne deve occupare ora che il tema è esploso: anche questa è una distanza che deve essere accorciata".
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La ricerca a Trieste
Come ricordato dagli organizzatori Trieste ha un ruolo chiave in questa 'vetrina dell'innovazione, in quanto sede di due università, un parco scientifico e tecnologico, più di 30 istituti di ricerca e un’altissima percentuale di ricercatori (oltre 35 ogni 1.000 occupati contro una media europea di poco meno di 6).
Brandi: "Per la Commissione Europea siamo punto di riferimento"
Secondo l'assessore all'educazione Angela Brandi, che ha introdotto la conferenza stampa, si tratta di “Un tassello importante per la divulgazione scientifica che ha l’avvallo della Commissione europea come ‘punto di riferimento’ della ricerca e ha tutti i presupposti per essere una vetrina dimostrando come lavora la ricerca, all’insegna della trasparenza, aperta ad una platea variegata. Tanto è vero che ne faranno parte non solo ricercatori ma anche medici, giornalisti, politici e tanti altri ancora”.
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La Notte europea dei ricercatori
Nella stessa occasione è stata presentata la 'Notte europea dei ricercatori' dal titolo 'SHARPER: Sharing Researchers Passions for Evidences and Resilience', che si terrà a Trieste venerdì 27 settembre. Un progetto nazionale finanziato dalla Commissione Europea con un ricco programma di appuntamenti e tantissimi ricercatori, da pomeriggio a sera, per il pubblico di tutte le età. L’evento è organizzato da Immaginario Scientifico e Comune di Trieste con gli istituti scientifici del Protocollo d’Intesa Trieste Città della Conoscenza, in collaborazione con numerosi enti e associazioni locali e nazionali, anche in vista di ESOF2020, Trieste Città Europea della Scienza.
La nave di OGS
Sarà anche l’occasione per scoprire la nuova nave di ricerca dell’OGS 'Laura Bassi', (in onore della prima donna ad aver ricevuto una cattedra all'Università). Si tratta della prima rompighiaccio italiana per l'esplorazione dei mari artici e antartici, che verrà presentata per la prima volta in esclusiva al pubblico.