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Teatro di Monfalcone: cartellone 2015/16 con Beppe Fiorello, Maria Amelia Monti e Natalino Balasso

Sono oltre 50 gli eventi di grande spettacolo che la nuova stagione del Teatro Comunale di Monfalcone propone al pubblico. Concerti, spettacoli di prosa, matinée per le scuole e appuntamenti per i più piccoli, con il meglio della scena musicale internazionale e di quella teatrale italiana

Sono oltre 50 gli eventi di grande spettacolo che la nuova stagione del Teatro Comunale di Monfalcone propone al pubblico. Concerti, spettacoli di prosa, matinée per le scuole e appuntamenti per i più piccoli, con il meglio della scena musicale internazionale e di quella teatrale italiana: una stagione ricca e attraente che spazia dalla musica antica a quella contemporanea, dalla drammaturgia classica al teatro di ricerca, che propone alcuni fra i concertisti e gli interpreti più prestigiosi e amati del panorama non soltanto nazionale ma valorizza anche i giovani talenti e la scena emergente.

“Dai vita alle tue emozioni” recita lo slogan della nuova stagione: un invito ad esprimere le sensazioni e i sentimenti che la musica e il teatro provocano nello spettatore, a condividerli con gli altri. La nuova immagine nasce dalla volontà di evolvere il profilo che da alcuni anni caratterizza la comunicazione del Comunale: il teatro, forma d’espressione fra le più potenti e immediate, si appropria del linguaggio tipico delle nuove tecnologie attingendo al veicolo più semplice ed immediato, quello degli emoticon. “Dai vita alle tue emozioni” è quindi un invito a trasformare l’emoticon in emozione, il virtuale in reale.

Ad inaugurare la stagione musicale diretta da Filippo Juvarra è il pianista brasiliano Nelson Freire (22 ottobre), fra i più grandi interpreti della scena internazionale, incluso dalla Philips nella collana “Great Pianists of the Century”; a Monfalcone presenta un programma di grande raffinatezza e virtuosismo, con pagine di Bach (di cui esegue la Partita n. 4), Beethoven (la Sonata op. 111), Chopin (la Sonata op. 58) ma anche Prokof’ev e Granados.

Al nome di Freire si affiancano quelli di altri prestigiosi pianisti. Il giovane berlinese Martin Helmchen (5 aprile), vincitore del concorso internazionale “Clara Haskil” e già inserito nel progetto BBC “New Generation Artists” pone Schubert al centro del suo repertorio con l’esecuzione, al fianco di pagine di J. S. Bach e Messiaen, della Sonata in si bemolle maggiore, la principale opera pianistica di Schubert.

Il duo composto da Yaara Tal e Andreas Groethuysen (4 marzo), fra i migliori duo pianistici della scena mondiale – come testimonia la ricca discografia che ha ottenuto per ben nove volte il “Premio della critica discografica tedesca” – propone un programma che intreccia due centenari: quello della morte di Max Reger (di cui saranno eseguite le Variazioni e fuga su un tema di Beethoven op. 86) e il centenario della Grande Guerra (con brani di Gino Tagliapietra, Alfredo Casella e Claude Debussy).

Diverse le formazioni che prevedono il pianoforte. Francesca Dego (violino) e Francesca Leonardi (pianoforte) inaugurano il 6 novembre il ciclo dedicato alle dieci Sonate per violino e pianoforte di Beethoven, prodotto dal Teatro Comunale insieme agli Amici della Musica di Padova, di Mestre e di Verona; alle due artiste spetta l’esecuzione delle ultime tre sonate: l’ottava, la celeberrima “A Kreutzer” e la decima.

Violino e pianoforte anche per il concerto di Barnabás Kelemen, violinista ungherese vincitore nel 2014 del concorso internazionale “Borciani” di Reggio Emilia, e José Gallardo, pianista argentino attivo in Europa come apprezzato camerista (14 gennaio); il loro programma accosta l’opera di tre compositori dell’Europa orientale – Enescu, Janáček e Bartók – negli anni a cavallo della Prima Guerra, fra l’emancipazione dalla tradizione accademica e il rapporto con le avanguardie dell’epoca.

Al pianoforte si affianca il violoncello nel concerto che vede protagonisti, il 9 dicembre, il violoncellista ungherese István Várdai, fra i più grandi talenti del suo strumento, e il pianista ungherese Zoltán Fejérvári, che presentano alcune delle più belle pagine della letteratura violoncellistica: dai Fantasiestücke di Schumann alle Sonate di Brahms e Debussy, fino alla Suite italienne di Stravinskij.

Torna ad arricchire la stagione musicale il sassofono, questa volta in duo con il pianoforte (8 febbraio). Federico Mondelci e il pianista e compositore Gianni Iorio festeggiano al Comunale la loro collaborazione artistica con la prima esecuzione assoluta della suite Reminiscenze, brano dello stesso Iorio. Nell’originale programma, con pagine di Darius Milhaud, Erwin Schulhoff, Phil Woods e Graham Fitkin, dialogano il jazz, la tradizione classica della Sonata, gli stilemi blues e rock, il linguaggio delminimalismo.

È un concerto per pianoforte anche quello che chiude la stagione musicale l’11 aprile. Torna al Comunale il celebre pianistaAlexander Lonquich, questa volta in trio con Vilde Frang, giovanissima violinista norvegese già protagonista di una prestigiosa carriera solistica, e il violoncellista tedesco Nicolas Altstaedt (vincitore, fra gli altri, del Premio Borletti Buitoni Trust); in programma il Trio K 548 di Mozart, il Trio op. 65 di Dvóřak e il magnifico Trio op. 99 di Schubert.

Fra i protagonisti di “’900&oltre”, la rassegna dedicata alla musica contemporanea e al Novecento storico, spicca ilQuartetto Prometeo (27 ottobre), quartetto d’archi affermato a livello internazionale per le interessanti scelte di repertorio nell’ambito della musica contemporanea, Leone d’Argento nel 2012 alla Biennale Musica di Venezia. Un concerto in ricordo del compositore goriziano Fausto Romitelli, scomparso prematuramente nel 2004, compositore fra i più visionari della sua generazione. Ospite della rassegna anche il Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro (20 novembre), che presenta l’omaggio di due affermati compositori italiani contemporanei al centenario della Prima Guerra Mondiale: i Canti rocciosi di Giovanni Sollima, tributo alla montagna e riflessione sulla guerra, e Maria di Daniele Zanettovich, cantata per voce recitante, coro virile e archi – la voce sarà quella di Rita Maffei – che celebra il sacrificio e il coraggio della donna nella guerra.

La voce è protagonista anche del concerto (3 dicembre) della violinista Hana Kotková e di Iva Bittová, qui nelle vesti di vocalista, affermatasi in tutto il mondo per la sua creatività spontanea e visionaria. Le due artiste morave propongono Kafka - Fragmente di György Kurtág, partitura per soprano e violino – caso unico nella storia della musica – estremamente figurativa, costituita da 40 frammenti, brevi testi di Kafka tratti principalmente dal diario o dalle lettere. 

Riconosciuto dalla critica per aver inaugurato un nuovo atteggiamento interpretativo che fonda sulla declamazione della parola una lettura espressiva della polifonia, l’Ensemble Odhecaton diretto da Paolo Da Col pone l’accento, nel concerto in programma il 10 marzo, sul legame, oltre il tempo e il mutare delle forme di espressione, fra intonazioni polifoniche emonodiche dei testi liturgici: l’inquieta polifonia seicentesca di Gesualdo dialoga così con le creazioni contemporanee – Sciarrino, Penderecki, Pärt – che traggono spunto dall’antico elaborando soluzioni diverse e personali.

Di grande suggestione il concerto di musica antica Il pianto di Orfeo, che vede protagonista l’Ensemble Scherzi Musicalidiretto da Nicholas Achten (28 gennaio). L’ensemble belga, il cui animatore è stato nominato “artista classico dell’anno 2009“, ripercorre il mito di Orfeo, che ha ispirato molti compositori italiani del Seicento (Monteverdi, Kapsberger e Caccini fra gli altri). Il concerto è dedicato a Franco Rocco, appassionato ascoltatore, amante della musica antica ed entusiasta animatore culturale come vicepresidente dell’Associazione “Per il Teatro di Monfalcone”.

Con la stagione 2015-2016 si chiude il ciclo dedicato all’esecuzione integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven. L’esecuzione del Concerto n° 5 “Imperatore”, in cartellone il 18 marzo, è affidata alla Mitteleuropa Orchestra diretta da Michele Carulli e al pianista Alexander Gadjiev, vincitore nel 2013 del prestigioso Premio Venezia e semifinalista nel 2014 alla Bachauer Piano Competition di Salt Lake City. Nel programma della serata, allo straordinario Concerto si affianca l’Egmont, le musiche di scena che Beethoven scrisse per la tragedia di Goethe: la celeberrima ouverture, gli interludi, due canzoni (affidate al giovane soprano triestino Federica Vinci) e un “melodramma” finale con voce recitante; l’originale esecuzione dell’Egmont si avvale della collaborazione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, cui è affidata la selezione della voce recitante e il coordinamento registico.

Gradito il ritorno del Quartetto Lyskamm, giovane quartetto d’archi che ha recentemente conquistato il secondo premio al concorso internazionale “Schubert und die Musik der Moderne“ di Graz. E appunto a Schubert è dedicato l’intero programma del concerto (19 febbraio), con l’esecuzione del Quartettsatz D 703, opera straordinaria e innovativa per le sue sperimentazioni formali, e dell’Ottetto D 803, capolavoro di raro ascolto per l’esecuzione del quale si uniscono al Lyskamm altri quattro giovani strumentisti.

Proseguono infine presso il Duomo di Monfalcone i “Concerti per organo” che, inaugurati nel corso della stagione 2014-2015, hanno riscosso l’apprezzamento di un pubblico numeroso. Ad aprire la seconda edizione della rassegna, il 29 novembre, è l’organista Roberto Antonello, secondo premio al concorso di Chartres del 2000 (unico italiano finalista nella storia del concorso). È quindi la volta di un concerto per tromba e organo (17 gennaio), che vede protagonisti Diego Cal, docente di tromba al Conservatorio “Pollini” di Padova, e Manuel Tomadin, docente di organo e composizione organistica presso il Conservatorio di Monopoli. Chiude il ciclo organistico il concerto del Coro femminile Bodeča Neža diretto da Mateja Černic e affiancato, per l’occasione, dall’organista Elia Pivetta (28 febbraio), con un programma che spazia dalla musica corale del Cinquecento a quella dei nostri giorni.

È un’inaugurazione tutta al femminile quella della nuova stagione di prosa. L’apertura, in programma i giorni 3 e 4 novembre, è affidata alla creatività di tre originalissime autrici-attrici, esperte nel maneggiare le armi del teatro d'indagine e dell'ironia:Antonella Questa, Giuliana Musso e Marta Cuscunà. La drammaturgia di Wonder Woman, lo spettacolo che le vede per la prima volta insieme, parte da un’inchiesta sull'indipendenza economica femminile per esplorare un mondo fatto di stereotipi di genere, spreco di talenti, diritti mancati. Un lucido e divertente reading che intreccia dati statistici e racconti biografici, animato da tre donne “bioniche” del nostro miglior teatro. 
Alle interpreti di Wonder Woman fanno seguito, nel secondo appuntamento in cartellone, altre tre grandi donne del teatro italiano. Lella Costa, Orsetta de’ Rossi e Rita Pelusio sono le protagoniste dell’intenso Ferite a morte (17-18 novembre), lo spettacolo di Serena Dandini che, forte di due anni di grande successo, arriva ora al Comunale. Attingendo dalla cronaca e dalle indagini giornalistiche, Ferite a morte affronta il dramma della violenza sulle donne; alternando il linguaggio del dramma a quello dell’ironia, in un gioco di contrasti che è proprio della scrittura della Dandini, lo spettacolo arriva al cuore e alla coscienza degli spettatori, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni circa un fenomeno che assomiglia sempre più a una strage.

Particolarmente gradito dal pubblico sarà il ritorno a Monfalcone del bravissimo Natalino Balasso. La commedia La Cativissima – Epopea di Toni Sartana (11-12 dicembre) è la prima parte di una trilogia che l’autore-attore veneto dedica a questo surreale personaggio. Da sindaco di un piccolo paese di campagna a massima carica della Regione Serenissima, Sartana non ha remore morali e tradisce chiunque pur di raggiungere il suo scopo. In un clima da fanta-politica, in un tempo non definito, Balasso, divertente e amaro al contempo, mette in scena contraddizioni e zone d’ombra del nostro quotidiano.  
Originali e irresistibili anche le altre commedie che arricchiscono il nuovo cartellone di prosa, caratterizzate da uno sguardo lucido e attento sulla società contemporanea. Tratta dal romanzo di successo di Alan Bennett, Nudi e crudi (9-10 gennaio) disegna un ritratto impietoso ma esilarante di un’impeccabile coppia inglese di mezza età, la cui vita tranquilla e ripetitiva viene letteralmente sconvolta dall’intrusione nel loro appartamento dei ladri. Superbamente interpretata da Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi e diretta con estro da Serena Sinigaglia, Nudi e crudi diverte con grande ironia e rivela più di ogni altra opera il genio comico di Bennett.

Torna in scena con il titolo La scuola (10-11 febbraio) lo straordinario Sottobanco, lo spettacolo tratto dalla produzione letteraria di Domenico Starnone che debuttò nel 1992, interpretato da un gruppo di eccezionali attori capitanati da Silvio Orlando e diretti da Daniele Luchetti. Irresistibilmente comico, con le sue situazioni paradossali, i personaggi esilaranti e i dialoghi brillanti, La scuola è un dipinto della scuola italiana di allora e, al contempo, un esempio quasi profetico del cammino che stava intraprendendo il sistema scolastico.

È una commedia a chiudere, i giorni 22 e 23 marzo, la stagione di prosa. Giobbe Covatta e Enzo Iacchetti, diretti da Gioele Dix, affrontano il delicato tema del disagio mentale in modo intelligente e ironico. Tratto dalla commedia Elling & Kjell Bjarnedel norvegese Axel Hellstenius, Matti da slegare racconta il percorso tortuoso ma esaltante che porta i due protagonisti al reinserimento nel mondo, regalandoci un intenso ritratto di vita e di amicizia.

A rappresentare la drammaturgia classica sono tre straordinari testi. In Ciak, si gira! (1-2 dicembre) Stefano Massini, drammaturgo fra i più attenti del teatro contemporaneo, mette in scena i Quaderni di Serafino Gubbio operatore, il romanzo di Luigi Pirandello in cui al teatro si sostituisce il cinema, la nuova arte dell’era della riproducibilità tecnica. Le pagine pirandelliane diventano così un lucidissimo prologo del nostro tempo, che ci vede bombardati da valanghe di immagini.

Carlo Cecchi, il più moderno fra i grandi interpreti del teatro italiano, torna a Shakespeare, nella doppia veste di regista e attore, con La dodicesima notte (23-24 febbraio), commedia corale fondata sugli scambi di identità e di genere e sugli equivoci. Una strana e malinconica commedia sull’amore in cui la musica – che porta la prestigiosa firma di Nicola Piovani – ha una funzione determinante, non di commento ma di azione.

Jurij Ferrini, che nel suo percorso di attore e regista ha saputo destreggiarsi fra autori classici e moderni, si misura invece con Cyrano de Bergerac di Rostand (1-2 marzo), restituendoci questo magnifico testo nella sua scarna e pungente nudità. La rivisitazione neoromantica dell’antica fiaba La bella e la bestia si incarna nelle imprese di un poeta, soldato, innamorato e idealista, con un naso brutto e grosso: Cyrano.

Ad impreziosire la stagione di prosa anche il grande teatro musicale. Dopo il grandissimo successo riscosso in due stagioni, torna nei più importanti teatri d’Italia e approda anche a Monfalcone Penso che un sogno così..., lo spettacolo che ha per protagonista il bravissimo Giuseppe Fiorello (19-20 gennaio). Nello spettacolo, scritto insieme a Vittorio Moroni e diretto da Giampiero Solari, Fiorello racconta la sua storia attraverso un vastissimo repertorio di canzoni di Domenico Modugno.

Di grande prestigio e richiamo anche i protagonisti dell’edizione 2015-2016 di “contrAZIONI – nuovi percorsi scenici”, la rassegna dedicata alla drammaturgia contemporanea e alle esperienze più significative della scena emergente. Fra i protagonisti della nuova stagione c’è Emma Danteenfant terrible del teatro contemporaneo italiano, il cui genio registico ha già incantato le platee di molti teatri europei. Operetta burlesca (23 novembre), il suo ultimo spettacolo, racconta la storia di Pietro, un ragazzo della provincia meridionale dal corpo sbagliato e dall’animo passionale, che cresce ballando da solo nella sua camera, imprigionato dall’ostilità della famiglia e dai pregiudizi della gente. Uno spettacolo potente e sensuale (a interpretare il lato femminile di Pietro è una ballerina di burlesque), che invita ad aprirsi ai misteri dell’animo umano.

In Thanks for Vaselina (26 gennaio) i giovani drammaturghi e attori di Carrozzeria Orfeo mettono in scena, ancora una volta, dinamiche, paradossi e ipocrisie del nostro tempo, con uno sguardo lucido ma non moralistico sulla società, a partire dalla storia di Fil e Charlie, trentenni dal futuro incerto che coltivano nel loro appartamento grossi quantitativi di marijuana per esportarla dall’Italia al Messico: un controcanto degli “ultimi”, in una continua escursione fra realtà e assurdo, fra sublime e banale.

Lo spettacolo Tante facce nella memoria (4 febbraio) nasce a partire dal libro di Alessandro Portelli “L’ordine è già stato eseguito” per dare voce alla storia di sei donne che nel 1944 vissero l’eccidio delle Fosse Ardeatine, feroce rappresaglia dopo il tragico attentato di via Rasella, come parenti delle vittime, partigiane, testimoni, eroine della Resistenza. In scena, dirette da Francesca Comencini, sei intense interpreti del migliore teatro e cinema italiano: Mia Benedetta, Bianca Nappi, Carlotta Natoli, Lunetta Savino, Simonetta Solder, Chiara Tomarelli.

Babilonia Teatri, fra le compagnie più originali e potenti della scena contemporanea, si confronta con la storia più nota di tutte. Utilizzando la parodia e l’invettiva senza alcun timore, fra sacralità e dissacrazione, Jesus (in scena il 15 marzo) racconta l’ipocrisia, la violenza, il basso materialismo della società contemporanea, in cui tutto, anche la religione, viene mercificato. Fra provocazione e tenerezza, Jesus esprime un intimo anelito di spiritualità, sia essa religiosa o laica.

Ad anticipare gli spettacoli della rassegna “contrAZIONI”, alle ore 20.00 nel Foyer del Teatro, avrà luogo “Prima dello spettacolo”: una breve presentazione delle pièce in rassegna il cui obiettivo è fornire agli spettatori alcuni strumenti permeglio fruire gli spettacoli.

La campagna abbonamenti ha inizio sabato 12 settembre. Informazioni più dettagliate sui cartelloni, sulle iniziative collaterali alla stagione, sulla sottoscrizione degli abbonamenti e la vendita di card e biglietti sono inserite sul sito web del Teatro, all’indirizzo www.teatromonfalcone.it e sul profilo Facebook. 

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