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SALUTE: TELESCA, RIFORMA GUARDA CON ATTENZIONE AI TERRITORI MONTANI

Tolmezzo, 28 gen - "I ruoli e le responsabilità delle amministrazioni locali e regionali sono importantissimi, così come quelli in capo all'apparato tecnico: la politica fa le grandi scelte ma poi deve esserci il rispetto delle decisioni tecniche". Lo ha affermato l'assessore regionale alla Salute del Friuli Venezia Giulia Maria Sandra Telesca oggi nella Sala conferenze della Comunità montana a Tolmezzo dove ha illustrato la Riforma della Sanità regionale nell'incontro pubblico moderato dall'assessore comunale tolmezzino Cristiana Gallizia su La nuova proposta per la Salute in territorio montano: illustrazione dei capisaldi della Riforma della Sanità regionale.

Telesca ha fatto il punto sullo stato di attuazione e sugli aspetti innovativi della Riforma, tra i quali rientrano il maggior coinvolgimento dei Medici di famiglia, la riconversione di alcune strutture ospedaliere, la capillarizzazione della Rete dell'Emergenza.

"La politica vera - ha detto l'assessore - è quella che fa bene ai cittadini, per questo continuo a compiere delle scelte non sempre condivise, ma sono convinta che la politica con la P maiuscola debba prendere decisioni con la consapevolezza di sapere dove si vuole andare e leggendo attentamente l'esistente e i cambiamenti in essere, perché la società e i problemi sono diversi rispetto al passato; pensiamo ad esempio alla crescita degli ultrasessantacinquenni verso i quali è richiesto un approccio differente".

Ma la Riforma guarda con attenzione anche al sistema socio- assistenziale, ha riferito Telesca: "abbiamo iniziato dagli anziani riclassificando le case di riposo e ora si sta mettendo mano alla ricognizione delle stesse; entro l'anno dovremo rivedere con le Aziende per l'Assistenza Sanitaria (AAS) gli accordi economici, e sempre nel 2016 lavoreremo anche sui minori e sulla disabilità".

L'assessore ha voluto rassicurare i cittadini della Carnia indicando come "in montagna i Medici di famiglia non lasceranno scoperto il territorio a favore dei Centri di Assistenza Primaria (CAP), che sono aggiuntivi" e inoltre, sempre nell'ambito della Medicina di famiglia, Telesca ha ricordato le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) "ovvero la base organizzativa in cui i medici concordano come fare medicina - ha chiarito - dove si sviluppa la medicina di iniziativa per andare incontro ai problemi, soprattutto quelli cronici".

Una risposta al territorio montano, per Telesca, arriva anche dal nuovo Piano dell'emergenza / urgenza che prevede ambulanze capaci di coprire il territorio, allocate con logistica intelligente, per gestire l'emergenza e ha ricordato come il Punto Nascita a Tolmezzo non sia a rischio.

"Abbiamo aumentato di quattro mezzi il sistema complessivo - ha evidenziato - tre, sono a disposizione in questa zona perché i dati hanno dato evidenza che era necessario un rinforzo. A questo si aggiunge l'automedica in dotazione all'Ospedale tolmezzino".

L'assessore non si è sottratta al confronto con i comitati di Gemona, ai quali ha ribadito come il presidio di Gemona sia importante per l'AAS. "Abbiamo cercato di perseguire l'appropriatezza, la qualità, l'equità, la sicurezza delle cura e la sostenibilità economica; oggi parlare di questi aspetti vuol dire che i professionisti devono confrontarsi, servono numeri, casistiche, perché dove questo manca viene meno anche la sicurezza. I cittadini lo capiscono e si rivolgono alle strutture dove ci sono i professionisti più competenti su quella specifica patologia che più interessa loro".

"In quest'ottica - ha proseguito - abbiamo fatto una rilettura della Sanità, di come si erogano i servizi e abbiamo scelto di mantenere l'esistente ma di riorientarlo per fare il giusto matrimonio fra qualità, appropriatezza, equità e sostenibilità delle risorse".

All'incontro ha partecipato anche Pierpaolo Benetollo, direttore dell'AAS n. 3 Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli, che ha affrontato i temi della riorganizzazione e degli investimenti all'interno dell'AAS rilevando come "la vera sfida sia riuscire ad assistere i pazienti fuori dall'ospedale, una struttura che non è più la risposta per i malati cronici gravi".

Dopo i saluti inziali del commissario della Comunità montana Lino Not e del sindaco di Tolmezzo Francesco Brollo, che ha sottolineato come la Riforma sia impegnativa "e parte dalla volontà di dare risposte a nuove domande perché le necessità del territorio sono cambiate con il tempo", è intervenuto Gianni Borghi, presidente della Conferenza dei sindaci dell'AAS n. 3, che ha evidenziato l'ampiezza del territorio montano con 172.000 abitanti e 68 comuni rientranti nel territorio della nuova AAS e l'importanza della sicurezza delle cure, dell'equità, della sostenibilità economica.

ARC/LP/RM



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