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Turismo: Regione, contributi per unità abitative estesi a Gorizia

Discussi in Seconda commissione i principali interventi presenti nel ddl multisettoriale in tema di attività produttive Pordenone, 15 apr - Al fine di soddisfare le esigenze ricettive nei Comuni interessati da Go!2025, occasione unica di promozione e di sviluppo del tessuto economico e produttivo locale, viene estesa la possibilità di ottenere il contributo massimo di 20 mila euro, previsto dalla legge SviluppoImpresa, anche per le unità abitative ammobiliate a uso turistico di proprietà e site nei Comuni ricompresi nell'area geografica interessata dall'evento.

A renderlo noto è l'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo - intervenuto oggi in Seconda commissione del Consiglio regionale - annunciando un emendamento al ddl multisettoriale già approvato in Giunta e che sarà presentato in Aula.

Con questa modifica alla legge, come ha spiegato l'esponente della Giunta Fedriga, limitatamente alle annualità 2024 e 2025, l'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere contributi ai proprietari di unità abitative ammobiliate a uso turistico site nei Comuni ricompresi nell'area geografica dell'evento Go!2025, che dovranno stipulare un contratto di gestione dell'immobile con un'agenzia immobiliare per un periodo non inferiore a otto anni.

I Comuni interessati, secondo il Bid Book Go!2025, sono: Gorizia, Aiello del Friuli, Aquileia, Capriva del Friuli, Cividale del Friuli, Cormons, Doberdò del Lago, Dolegna del Collio, Farra d'Isonzo, Fogliano Redipuglia, Gradisca d'Isonzo, Grado, Mariano del Friuli, Medea, Monfalcone, Moraro, Mossa, Romans d'Isonzo, Ronchi dei Legionari, Sagrado, San Canzian d'Isonzo, San Floriano del Collio, San Lorenzo Isontino, San Pier d'Isonzo, Savogna d'Isonzo, Staranzano, Turriaco, Villesse.

L'assessore ha inoltre presentato gli interventi principali previsti nel ddl multisettoriale, per quanto di competenza.

Sul fronte dello sviluppo economico, la possibilità di attivazione degli incentivi all'insediamento viene estesa a tutti i Comuni dell'area montana, previa intesa tra Comune e Consorzio di sviluppo economico locale. L'iniziativa si colloca nell'ambito delle azioni mirate ad attrarre investimenti e a sostenere il contesto montano, che potrà così usufruire delle potenzialità di sostegno finanziario messe in campo dalla Regione per le imprese interessate da significativi programmi di sviluppo.

Sul tema degli alberghi diffusi si è proceduto, invece, con una deroga ai vincoli per garantire l'operatività delle strutture ricettive. Infatti, accogliendo le sollecitazioni giunte dalle associazioni di categoria, viene consentito agli alberghi diffusi di proseguire la propria attività anche qualora il numero dei posti letto diminuisse oltre il limite previsto dalla legge, fissato a 60.

La nuova norma consente alle società di gestione degli alberghi diffusi di reintegrare il limite minimo dei posti letto previsto per legge entro un periodo massimo di tre anni. Considerato che i tre anni potrebbero non essere sufficienti per ripristinare il minimo di legge in termini di posti letto, si è ritenuto di prevedere che, qualora la società di gestione fosse costretta a cessare la propria attività, i soci possano far confluire le loro unità immobiliari ad altro albergo diffuso, purché rientri in un raggio di 30km.

Sono state snellite le procedure per richiedere il riconoscimento di attività storica. Invece, sul fronte del turismo lento, verranno finanziate interamente le domande di contributo pervenute nel 2023 e relative alla manutenzione e alle spese necessarie all'approvvigionamento dei materiali e delle derrate presso le strutture ricettive in quota. Infine, nel ddl multisettoriale sono stati inseriti anche adeguamenti normativi e gli aggiornamenti del testo di legge dove presente riferimento al regolamento de minimis, recentemente modificato. ARC/LIS/gg



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