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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Via Santa Caterina da Siena

Amministrative, Russo schiera 'in campo' l'avvocato Nicola Sponza: "Trieste sia tutta zona franca"

Secondo Francesco Russo e il suo nuovo candidato, la piena applicazione del regime di punto franco, non ancora pienamente sviluppata, sarebbe "una situazione favorevole per investitori in grado di creare posti di lavoro per porre così fine all’emigrazione continua dei giovani da Trieste"

Istituire una zona franca territoriale estesa a tutta la città mediante la piena applicazione dell’allegato ottavo, instaurando una situazione favorevole per investitori in grado di creare posti di lavoro per porre così fine all’emigrazione continua dei giovani da Trieste. Una delle chiavi di volta del programma della lista di Francesco Russo Punto Franco, esposto oggi dal nuovo candidato Nicola Sponza nella sua presentazione ufficiale alla stampa.

Il "caso" dei manifesti imbrattati

E' successo oggi presso la sede della lista in via Santa Caterina, la cui vetrina con il manifesto di Francesco Russo è stata imbrattata da ignoti nella notte con della vernice spray. La stessa sorte toccata, nei giorni scorsi, a un manifesto che ritraeva Roberto Dipiazza e Giorgia Meloni. “Chiedo contezza di questo oggettivo problema di sicurezza al vicesindaco sceriffo Polidori – ha dichiarato Russo – anche nelle periferie, attualmente, la gente ha paura a uscire di casa. Noi abbiamo una visione diversa della sicurezza, che si basa sul concetto di protezione e prossimità”.

Punto Franco: non solo un nome

Si è quindi parlato dell’importanza di dare piena applicazione al regime di punto franco e all’allegato ottavo: “Vogliamo andare al ministero dell’economia e delle finanze – ha dichiarato Russo - a chiedere che i punti franchi siano finalmente quella straordinaria opportunità di attrazione che questa città ha come lascito storico ma che non ha saputo sfruttare, così come porto Vecchio, che è rimasto abbandonato per 40 anni, poi negli ultimi anni si è fatto poco ma ora il processo deve subire un’accelerazione, poiché anche al suo interno possono essere create delle zone franche secondo l'attuale legislazione. E poi bisogna utilizzare i punti franchi dove Zeno D’Agostino ha iniziato a individuarli e a valorizzarli, perché ci sono imprese pronte a portare migliaia di lavoratori nel retroporto di Trieste se solo ci fossero le  condizioni che abbiamo descritto”. 

Chi è Nicola Sponza

Ha poi preso la parola il candidato Nicola Sponza, libero professionista avvocato che nel 2015 ha fondato il movimento politico Uniti per Trieste, che insisteva appunto sui vantaggi economici dati dal Porto Franco Internazionale. Studioso della materia, è stato chiamato a rappresentarla in diverse sedi internazionali, tra le quali l’Alto Comissariato delle Nazioni Unite. È stato inoltre co - fondatore del Comitato dei Lavoratori Portuali di  Trieste (Clpt).

“Trieste vive un’emigrazione di tipo lavorativo pesante – ha spiegato Sponza -, abbiamo una popolazione stanziale prevalentemente anziana e una popolazione giovane che emigra” Una piena applicazione dell’allegato ottavo, sostiene Sponza, potrebbe ovviare al problema, creando condizioni vantaggiose per gli investitori. “L’allegato ottavo – ha spiegato il candidato - permette al porto di lavorare in una sorta di zona extradoganale ed extraterritoriale, quindi di creare una zona di libero scambio (quasi 3500 nel mondo) e portare ricchezza. Ad oggi, nonostante sia stato fatto molto lavoro c’è ancora molto da fare perché il porto non ha ancora la piena attuazione, ma c’è la possibilità di stabilire una zona franca territoriale estesa a tutta la città. Sembra impossibile ma in Italia ci sono altri esempi come Taranto. Trieste ha ancora più possibilità in quanto punto nevralgico geograficamente (al centro dell’Europa), porta per l’Est Europa e con la concreta opportunità di operare in una zona franca, con immediato beneficio per il commercio, l’industria, il turismo e tutto ciò che ne consegue. È l’unica possibilità per questa città”. 

Presente anche il portavoce del Clpt Stefano Puzzer, che ha dichiarato come “Il Clpt due anni fa era al ministero dell’Economia e delle Finanze, dove ci hanno chiesto come mai  eravamo presenti noi portuali e non la politica triestina. Pensiamo che con questa lista potremo avere un peso specifico politico e non solo promesse”.

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