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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il progetto

Ovovia, l'opposizione fa quadrato, si va verso un consiglio comunale straordinario

La richiesta è stata sottoscritta da tutta l'opposizione tranne Ugo Rossi e depositata. Entro venti giorni l'aula dovrà essere convocata. "Questo consiglio servirà a far sì che chi di dovere si assuma la responsabilità di fronte ai triestini" così Russo

TRIESTE - L'opposizione in consiglio comunale chiede la convocazione di una seduta straordinaria dove discutere del progetto della cabinovia. E' questo uno dei tasselli che i partiti dell'ala sinistra dell'aula vogliono mettere in campo per contrastare l'opera. A certificare l'unità di intenti è stata una conferenza stampa convocata negli scorsi giorni davanti al municipio, durante la quale sono intervenuti i consiglieri Alessandra Richetti (Cinque Stelle), Riccardo Laterza e Giulia Massolino (Adesso Trieste), Rosanna Pucci (Partito democratico), e Giorgio Sclip e Francesco Russo (Punto Franco). 

Il dibattito

Le opposizioni hanno quindi depositato una richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale esclusivamente dedicato "alla variante e al progetto dell'ovovia, il quale ora per legge dovrà essere convocato entro 20 giorni. Sarà necessariamente il momento della verità" sostiene Riccardo Laterza, affermando che "la giunta Dipiazza dovrà prendersi la responsabilità politica di quanto fatto (e non fatto) finora. E sarà importante essere presenti in tante e tanti, in aula e in piazza Unità, per far sentire forte e chiara la voce della cittadinanza, una voce ragionevole che una politica arrogante ha provato a lungo a ignorare". Negli ultimi giorni, dopo le parole Maurizio Fermeglia ai danni dell'assessore Elisa Lodi, il fronte della discussione si è surriscaldato. Dalle parti di Fratelli d'Italia si valuta l'ipotesi di querelare l'ex rettore, dall'altra invece si continua ad attaccare. 

I commenti e le prese di posizione

"Questo consiglio servirà a far sì che chi di dovere si assuma la responsabilità di fronte ai triestini, ma tutti sanno che siamo di fronte al rischio di buttare i 50 milioni del finanziamento" ha detto Francesco Russo. "La gente non crede che verrà realizzata" così Giorgio Sclip, sempre di Punto Franco mentre secondo la dem Pucci "è necessario che si apra un dibattito serio sul tema". Più dura invece la grillina Richetti. "E' un progetto fatto contro la volontà dei cittadini, che si sono già rifiutati di aprire le porte per permettere i sopralluoghi ai tecnici. Quello che va capito è che non ci saranno fondi regionali a ripianare i tre milioni di euro che quest'opera è destinata, ogni anno, a generare". La partita non è finita. 

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