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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Città metropolitana, Russo: «Più autonomia per Trieste, necessari strumenti istituzionali nuovi»

Così il Senatore Francesco Russo: «Nella riforma prevista dal Parlamento non solo esiste  la possibilità concreta di istituire la città metropolitana di Trieste ma la stessa opportunità è prevista per più aree vaste all’interno del territorio regionale»

«Dispiace contraddire la presidente Serracchiani ma nella riforma prevista dal Parlamento non solo esiste  la possibilità concreta di istituire la città metropolitana di Trieste ma la stessa opportunità è prevista per più aree vaste all’interno del territorio regionale».

Così il Senatore Francesco Russo, autore dell’emendamento sulle città metropolitane approvato da Senato rispondendo alle dichiarazioni della Presidente Serracchiani rilasciate durante la conferenza stampa di fine anno.

«Io credo che - lo ripeto ancora una volta - per difendere davvero la specialità della nostra Regione sia necessario alzare l’asticella dell’ambizione: la riforma delle UTI se da un lato è un tentativo coraggioso di riorganizzazione territoriale, dall’altro si dimostra essere un vestito che rischia di non calzare perfettamente su questa Regione e a cui si dovrà probabilmente metter mano in tempi brevi». Francesco Russo Pd

«Se - continua la nota -  penso a Trieste mi sembra invece fisiologico che il territorio giuliano, per la conformazione, la storia e un pezzo importante della sue economia – penso alla presenza dell’unico porto internazionale del nostro Paese - necessiti di strumenti istituzionali nuovi,  capaci di darle quell’autonomia necessaria a dialogare direttamente con i territori confinanti. Tornare ad investire sulla vocazione di piccola capitale d’area che questo territorio rivestiva ai tempi dell’Impero Austro-Ungarico credo sia una necessità urgente per dare linfa vitale non solo ad un territorio che vive una fase di lento declino ma a tutta la Regione nel suo complesso».

«Ma - sottolinea Russo - anche pensando al resto del territorio regionale non posso che trovarmi d’accordo con chi sottolinea la necessità di un progetto strategico diverso che disegni aree vaste strutturate a forte identità culturale con più poteri, più strumenti amministrativi e di pianificazione del territorio. Come fare? Credo, innanzitutto, sia necessario ripartire dal “basso” e ascoltare i territori: le oltre 5000 firme raccolte in un mese e mezzo a favore di Trieste Metropolitana dimostrano quanto i cittadini vogliano essere protagonisti di questa nuova fase “costituente”. E non va trascurato neppure l'impegno del Sindaco Cosolini in tal senso appoggiato in questo dal partito Democratico triestino.

«Sia  ben chiaro che nessuno vuole spaccature o divisioni: siamo un unico popolo e un’unica regione. Non solo Trieste  ma  anche tutti gli altri territori regionali mi sembra stiano chiedendo una cosa molto semplice: avere gli strumenti istituzionali più appropriati - conclude Russo - per valorizzare le proprie eccellenze a servizio dei propri cittadini e di tutto il Friuli Venezia Giulia». 

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